12 SETTEMBRE, FESTA DI CONSACRAZIONE
AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA “REGINA DEL CASTELO DEL REGNO DEI CIELI”
DEI GRUPPI DI PREGHIERA E DEGLI ASSOCIATI AL “ROSARIO VIVENTE PERPETUO”
Cari amici lettori, dopo il 24 maggio ed il 5 agosto, la festa del Nome di Maria è l’ennesima dimostrazione di affetto da parte di migliaia di figli devoti alla “Regina”. Il 12 settembre una gran folla ha gremito la piazzetta antistante il cancello delle apparizioni. Preghiere, canti e parole d’amore hanno echeggiato verso il cielo ringraziando Dio per averci donato Maria, una Mamma che ci tende una mano per stringerci a Lei con amore affinchè ognuno possa contrastare l’opera deleteria che satana opera nei nostri cuori e soprattutto nelle famiglie. Si, amici, satana circuisce e devia continuamente ognuno di noi dalla fedeltà alla legge di Dio, spingendoci sulla strada del peccato. Ecco perché la Vergine Maria invita a consacrarci al suo Cuore immacolato e chiede un esercito di anime umili e generose che si consacrino a Lei con l’impegno di recitare il Santo Rosario e diffondere, nelle famiglie, questa preghiera semplice ma potente, che arde il cuore di amore per Gesù per combattere la grande battaglia con Lei, una battaglia che Dio stesso ha acceso all’inizio della storia tra satana e la Donna e che in questo tempo è diventata più feroce e devastante perchè spinge sempre più anime verso il rifiuto di Dio. La Madonna, nell’aprile del 1993, diede questo messaggio riguardante la famiglia ”………Pregate, pregate, pregate in particolare in famiglia, spegnendo il televisore e coinvolgendo i vostri figli nella preghiera……… non abbandonatevi alle debolezze e alle tentazioni, ma pregate e riparate….”.
La presenza di tanti figli fedeli alla Regina del Castello del Regno dei cieli, in questo luogo benedetto dal Signore, è la conferma degli impegni del Battesimo: dire no al diavolo e alle sue lusinghe e dire sempre sì a Gesù Cristo e al suo Vangelo, perché questa è la sola via che ci conduce alla salvezza. Il gruppo di preghiera della “Regina del Castello del regno dei Cieli” desidera offrire alla Madonna un’ora di preghiera in ogni primo venerdì del mese, dalle 19,30 alle 20,30, recitando il Santo Rosario Doloroso cantato sulle note del 13 maggio. Spero che siate in molti ad unirvi al gruppo di Oliveto, come atto di amore e devozione, in risposta a quanto da Lei richiesto, procedendo in questo modo:
- Accendere una candela davanti all’immagine della ”Regina”;
- Fare cinque segni di croce in onore delle piaghe di Gesù e del Cuore addolorato di Maria, soprattutto per accecare satana, e dire:
“I nostri passi devono procedere insieme a Gesù e Maria;
le nostre mani devono raccogliere insieme a Gesù e Maria;
i nostri cuori devono palpitare all’unisono con Gesù e Maria;
le nostre anime devono avere gli stessi sentimenti di Gesù e di Maria;
i pensieri del nostro spirito devono formare unità con Gesù e Maria;
le nostre orecchie devono ascoltare insieme, nel silenzio, il messaggio che Gesù ci dona attraverso Maria;
i nostri occhi devono guardare e fondersi in un solo sguardo con quello di Gesù e di Maria;
le nostre labbra devono pregare unite a Gesù e Maria per invocare insieme la Misericordia del Padre”.
- Recitare il S. Rosario cantando sul motivo dell’inno di Fatima “Il 13 maggio”
- Gesù si ritira nell’ orto a pregar, tristezza ed angoscia comincia a provar. Ave…….
- E poi flagellato con gran crudeltà, per il salvatore nessuna pietà. Ave….
- Il capo trafitto di spine ha il Signor, pei nostri peccati ahi quale dolor. Ave…
- Seguiamo il Signore che al Golgota va, ognun la sua croce portare dovrà. Ave….
- Il gran “Sacrificio si compie d’amor sul Golgota muore Gesù Redentor. Ave….
LITANIE RIPARATRICI
Signore Abbi pietà di noi
Cristo Gesu
Signore
Padre Celeste che sei Dio,
Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio,
Spirito Santo, che sei Dio,
Santa Trinità, unico Dio,
Ostia Santa, per i peccatori, Noi ti facciamo riparazione
Ostia Santa, illuminata sull’Altare per noi
Ostia Santa, dimenticata dalle famiglie
Ostia Santa, dimenticata dai cattivi cristiani
Ostia Santa, oltraggiata dai bestemmiatori
Ostia santa, profanata nel Sacramento di amore
Ostia Santa, gettata nella polvere
Ostia Santa dimenticata e abbandonata nelle Chiese
Per le comunioni sacrileghe
Per le irreverenze dei cristiani
Per le profanazioni delle Chiese
Per le bestemmie degli empi
Per la perfidia degli eretici
Per i discorsi infami fatte nelle Chiese
Per i profanatori della tua Chiesa
Gesù, aumenta, in noi, il rispetto verso l’adorabile Sacramento Te ne preghiamo, Gesù
Manifesta il Tuo Sacramento d’amore agli eretici,
Che noi possiamo amarti più di quanto essi ci odiano,
Che le ingiurie di coloro che Ti oltraggiano, cadono su di noi,
Che ricevi con bontà, la riparazione che noi Ti facciamo,
Che aumenti noi l’amore per verso di Te, per venire spesso a visitarTi,
Ostia pura, ascoltaci,
Ostia Santa, esaudiscici,
Ostia Immacolata, abbi pietà di noi
Concludendo: Irradia, o Gesù, insieme a Maria, su tutte le famiglie, la Luce di grazia del Tuo amore, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen
LA FONDAZIONE “ REGINA DEL CASTELLO DEL REGNO DEI CIELI” RINGRAZIA PINA ACQUAFREDDA ED IL GRUPPO DI PREGHIERA ASSOCIATO AL “ ROSARIO VIVENTE PERPETUO” PER L’OFFERTA DELL’OLIO PER GLI AMMALATI DONATO IN OCCASIONE DELLA CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI
MARIA IL 12 SETTEMBRE DI QUEST’ANNO, COME AVVIENE ORMAI DA 23 ANNI.
Amici cari al cuore della “Regina del Castello”, ecco quattro messaggi su cui meditare per cambiare la nostra vita e meritare la salvezza. Don Giuseppe Amato, consideratone il contenuto, non li ha mai voluti pubblicare ma, visti i tempi che stiamo vivendo, ho deciso di prendermi questa responsabilità e ciò non certo per fare terrorismo spirituale, ma per la certezza e la consapevolezza che il tutto viene dall’Altissimo, Unica e Sola Verità.
SOTTO IL POTERE DI SATANA L’UMANITA’ INSORGE CONTRO LA SOVRANITA’ DI DIO
Sala udienze Paolo VI in Vaticano (o Sala Nervi)
Cari lettori, siamo ormai giunti ad un tale estremo da dover veramente tremare per le sorti dell’umanità. I cattolici sono divisi, sono divisi e nemici tra loro. Da una parte quelli che seguono Dio, per il trionfo del regno di verità e di bene, dall’altra parte i seguaci di satana per il trionfo del regno di menzogna e male. S. Agostino ci insegna che tra questi due nemici, così diversi tra loro, sono scaturiti due amori: quello per il cielo, che consiste nell’avere disprezzo di noi stessi per amore di Dio, quello per la terra, secondo cui abbiamo tanto amore per noi stessi fino ad arrivare al disprezzo di Dio. Amici, satana ha sferrato l’attacco finale alla Chiesa di Cristo! I suoi adepti stanno cospirando tutti insieme, senza più nascondere i loro disegni insorgendo contro la sovranità di Dio col proposito di spogliare il Suo popolo dalla verità che Gesù Cristo è venuto a portare sulla terra: la salvezza per un regno di amore. Cristo, amici, è la sola Verità, la Verità che allontana la menzogna e cancella le tenebre. Noi dobbiamo perseverare nella preghiera, per allontanare il vizio e qualsiasi altra cosa che ci porta al di fuori di Gesù, tenendo bene in mente ciò che la Vergine Maria, “Regina del Castello”, ci ripete sovente nei suoi messaggi: “……….i Sacramenti sono la strada del cielo, vero nutrimento dell’ anima per allontanare dalla vostra vita ogni errore…….”. Mai come in questo momento, cari amici lettori, occorre far crescere, con la preghiera del Santo Rosario, nel nostro cuore e nella nostra anima, il vero amore e la vera fede per alimentare lo spirito dell’apostolato e ricondurre a Gesù ogni uomo, per amarLo nella sua interezza. Convertiamoci, amici! Forse noi ancora non riusciamo a comprendere che stiamo vivendo il grande mistero d’iniquità in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e di Suo Figlio Gesù, venuto in mezzo a noi nella carne. Mi chiedo, fino a quando la Vergine Maria, venuta sulla terra per ricordarci della parola del Vangelo, potrà trattenere il braccio del Figlio per rimediare alla nostra stoltezza? E perché tante remore nell’ammettere la veridicità delle apparizioni nel mondo e in particolare ad Oliveto, avuto riguardo che la Chiesa ha riconosciuto, in costanza di apparizioni (primo caso nella storia), il miracolo della Sig.ra Annamaria Voria avvenuto al cancello il 17 luglio 1988 (guarita istantaneamente da un cancro terminale all’utero)?
E’ mai possibile che tutta la Gerarchia sia cieca e sorda all’invito della Madonna alla conversione, al ritorno a Dio con la preghiera assidua del Santo Rosario e di come questa pratica abbia trasformato il cuore di tante persone da quella che era l’indifferenza per una vita di fede cristiana? Come mai la Chiesa non comprende che l’umanità volge all’autodistruzione e che solo la potenza dell’Altissimo e la preghiera della Vergine Maria, unita a quella di tanti suoi figli, possono salvarci? Perché la Chiesa non parla di preghiera ai potenti della terra per evitare guerre e conflitti? La Chiesa, senza generazione di equivoci, dovrebbe guidare il popolo di Dio verso la salvezza con verità, carità e buon senso, senza divisioni e dualismi per trasformare l’esistenza terrena in un’oasi di pace con la preghiera del S. Rosario. Cari lettori, di fronte ad un mondo che ha sostituito l’apostasia alla verità, dobbiamo raccogliere tutte le energie spirituali che sono scaturite dall’insegnamento della Vergine Maria per implorare con viva fede l’aiuto del Padre Celeste, perché intervenga con grande potenza per salvare l’umanità dall’autodistruzione. San Pio diceva: << Gesù sia la stella che guidi sempre tutti i nostri passi lungo il deserto della vita presente e ci faccia approdare al porto della salute>>.
LA CHIESA IDOLATRA E FALSIFICATRICE ASSALE IL MANTO DELLA REGALITA’ DEL FIGLIO DI DIO
La Madonna, nel messaggio dato ad A.A. il 20.07.1990, ha detto: “Figlioli, Io sono l’immacolata Concezione, Madre di Gesù e Madre vostra. Convertitevi, figlioli miei, il regno di satana è iniziato, il tradimento è nel cuore della Chiesa. Essa, immorale nel pensiero, con derisione, assalirà il manto della regalità di mio Figlio Gesù e, il peccato, la corruzione perversa dei capi della Chiesa, ingannerà anche gli eletti…”.
Cari amici lettori, la nostra fedeltà di cristiani non può essere fermata dalla timidezza, dalla mancanza di coraggio per imporsi al liberalismo e affermare che la verità esiste e che va difesa, perché la nostra forza è la fede in Colui che ci ha donato la salvezza dalla Croce. Amici, oggi siamo chiamati a combattere una Leadership, così detta “Illuminata”, che ha ormai dismesso i valori tradizionali sostituendoli con altri nuovi: Dio col dio danaro, la società con banchine umanitarie, la famiglia con perversioni sessuali, facendo sì che la crescita morale, culturale e religiosa non avvenga secondo i valori cristiani. L’uomo del nostro tempo si sente libero da ogni legame con la famiglia e soprattutto da Dio. Tutte queste “nuove conquiste”, come vengono definite dalle note e imperversanti ideologie progressiste, hanno rimosso ogni legge morale e non fanno più distinguere tra verità e menzogna, tra il bene e il male. Il programma del così detto “mondo moderno” è quello di eliminare l’unicità di Cristo Salvatore, la Sua ascensione al cielo e, il Sacrificio Eucaristico, offerto al Padre per la nostra salvezza, è diventato memoriale, semplice riunione di fedeli per la lettura di testi sacri, perché la Croce, l’Eucaristia sono ritenuti segni superati, inutili e improponibili agli uomini “moderni” di oggi. Ecco in che cosa consiste la nuova civiltà dell’amore, ecco che cos’è oggi la fede: l’insolente rifiuto della Santa Croce, uno stravolgimento ideologico, teologico e liturgico. Noi, amici, stiamo assistendo nella Chiesa alla crisi della fede nella divinità di Gesù, di un Gesù che diventa sempre più umano: questo non è altro che una nuova eresia della Chiesa che ci porta a pensare che l’anticristo sia già tra noi e finchè la Croce, amici, non tornerà a regnare di nuovo nel cuore degli uomini del cosiddetto “mondo nuovo”, Gesù sarà per loro sicuramente l’uomo più eccelso, più grande, più ispirato, ma pur sempre un uomo, non certo il Figlio di Dio. Il mondo nuovo, amici, ha sostituito la Croce con la tanto abusata “misericordia” che Dio ha per ogni uomo. Amici cari al cuore di Maria Addolorata, preghiamo il Santo Rosario come Lei ci invita a fare nei messaggi. E’ nostro compito pregare per questa umanità corrotta, è nostro compito pregare per la salvezza delle anime, per la conversione del genere umano. Noi cristiani fedeli dobbiamo portare il Vangelo ovunque e piantare la Croce con vero spirito missionario impegnati a difendere e diffondere la fede in Cristo Gesù, nostro Signore e Salvatore ed essere di ispirazione a tutti quelli che incontriamo nella nostra vita. Noi dobbiamo lottare con tutte le nostre forze affinchè il messaggio dell’amore di Dio per il suo popolo sia noto a tutti; dobbiamo essere buoni testimoni perché Cristo regni. Egli ci ha assicurato che sarà sempre con noi, vicino a noi.
IL PERENNE NATALE
S. Leone Magno, anche se non ricordo precisamente le parole, ha scritto che nella festa del Natale ci ritroviamo a celebrare, in adorazione, la nascita del nostro Salvatore, segno di rinnovamento per la nostra vita perché noi veniamo generati nella natività, crocifissi nella passione, resuscitati nella resurrezione, innalzati per essere alla destra del Padre nell’Ascensione. Ecco il perenne Natale, i tre momenti importanti della nostra salvezza! Chissà se anche quest’altro anno continueremo a dire, come l’evangelista Giovanni: <<Venne nella sua casa e i suoi non lo accolsero!>>. Amici, quante volte abbiamo veramente accolto il mistero della nascita di Gesù nella nostra casa e nella nostra vita? Quante volte abbiamo ringraziato Dio per averci donato il corpo e il sangue di Suo Figlio per la nostra salvezza? Se non accogliamo Gesù Cristo nella nostra vita, Egli nascerà inutilmente, come afferma Don Mazzolari, perché noi non rinasceremo in Lui; verrà inutilmente nelle nostre case se noi non lo seguiremo, parlerà inutilmente se noi non lo ascolteremo, perché l’amore che dovremmo dare a Gesù lo rivolgiamo alle creature del mondo e ai beni materiali, rimanendo noi stessi creature vuote. Il Natale, per ognuno di noi, deve essere un segno di concretezza e di stimolo, deve entrare nella nostra realtà interiore non come qualcosa che ci emozione e ci affascina, ma che riempia di significato tutto quello che ci accade intorno, per non permettere che la valanga delle nostre fragilità e delle nostre debolezze ci ostacolino nell’amore infinito, inebriante e irrompente di Gesù Cristo. La nostra salvezza dipende dal coraggio e dall’amore che abbiamo dentro per testimoniare la nascita di Gesù e consentire, come dicevo innanzi, che la forza innovatrice del Natale e la Sua capacità di vivere i Suoi insegnamenti non si disperdano a causa dell’indifferenza dominata dal consumismo e dalla cultura dell’illegalità che ricerca solo la ricchezza ad ogni costo e con tutti i mezzi. La verità, cari fratelli, è che il Natale è Gesù, è Colui che viene e rimane per sempre nella nostra vita. Se saremo capaci di accoglierLo con amore, diverremo persone nuove ed entreremo in comunione con il Vangelo rinnovando la nostra spiritualità: allora tutti avremo un volto più conforme a quello di Gesù Cristo nostro Salvatore. E’questo il grande mistero del perenne Natale!
Buon cammino, amici. Augurissimi.
DON PEPPINO AMATO SERVO FEDELE DI GESU’ E DI MARIA
Don Peppino dice sì al Padre insieme a Gesù e Maria “Regina del Castello del regno dei Cieli”.
Dopo quattordici anni dalla sua scomparsa, don. Peppino è sempre nel mio cuore e nel cuore di chi lo ha conosciuto come realmente era: senza alcuna maschera. Egli, dopo aver compreso il vero motivo della presenza della Madonna in questo luogo, ha mantenuto illeso il suo l’equilibrio, consapevole che doveva impegnarsi e far conosce ai fratelli che il messaggio di Maria altro non era che il volere del Padre Celeste, per riportare l’umanità a credere di nuovo in Cristo, Suo Figlio, da Betlemme fino al Calvario. Don Peppino ha sempre affermato che Dio ha affidato a Maria il compito di aprire i nostri occhi ormai chiusi e di far uscire dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre, da quella vantata libertà, diventata pretesto, solo per vivere nella carne. Gesù Cristo ci ha ridonato la libertà e quindi la vita con la Croce e, noi siamo tornati ad essere servi della concupiscenza che ci trascina sempre più in basso, mentre ragione e coscienza fanno fatica per trascinarci in alto, dimentichi del prezzo pagato con il sangue, per acquistarci la dignità di figli di Dio. Don Peppino, cari amici, ha trovato, alla scuola di Maria, per circa venti anni, prima della sua dipartita, l’insegnamento vero e autentico del Cristianesimo. Nelle nostre catechesi, quando dopo la Messa rimanevamo ancora davanti al tabernacolo, mi diceva: <<Signora, dovete sapere che si diventa veramente cristiani interpretando la morte di Gesù non con la mente, ma con la vita>>. Don Peppino è stato per me e per molti di voi che lo hanno conosciuto, soprattutto i Veggenti, modello nel parlare, nella carità, nella dottrina, nella fede e, soprattutto, nell’umiltà, come l’ultimo, come uno che serve, perché Chi lo aveva eletto “era venuto per primo a servire”. Il suo impegno sacerdotale, conformemente alla vita vissuta, è stato quello di diffondere fedelmente e instancabilmente la parola di Dio e predicare la verità sulla presenza di Maria in mezzo a noi, meditando e vivendo il suo messaggio di amore e di dolore. Egli, come qualcuno ricorda, viveva la presenza di Maria, con preoccupazione a causa dell’invito pressante, anche se materno, a cambiare vita, a pregare con perseveranza, a tornare a Dio con cuore sincero, fino a farsi vittima con la vera Vittima divina. Questo evento prodigioso ha inciso notevolmente su don Peppino confermando quella che era la sua visione cristiana del sacrificio riparatore. Per molti anni, egli ha curato gli incontri di preghiera e si è guadagnato il cuore di tanti pellegrini pronti ad accogliere la luce del Vangelo, perchè parlava loro della misericordia e della infinita bontà di Dio, di quel Cuore divino che li attendeva e li invitava a visitarLo con fiducia e ad accoglierLo sacramentato nei loro cuori. Diceva sempre: noi che crediamo in Cristo Gesù e veneriamo la Vergine Maria, dobbiamo deciderci di ascoltare la parola di Dio e diffonderla come evento prodigioso che il Padre ha voluto per noi. Noi dobbiamo imitare Maria e, come Lei, dobbiamo essere servi del Signore affinchè siamo in grado di capire che la Santità non esiste senza la Croce e che tale Santità, amici cari, si chiama Cristo. Ricordiamoci di don Peppino sempre nelle nostre preghiere! Egli era una fortezza! La sua pastorale, per chi assisteva alle sue catechesi, era un esempio che toglieva ogni dubbio sull’onnipotenza amabile di Dio, insegnandoci che la vera fede è più nel cuore che nella mente. Il suo ricordo e il suo insegnamento rimarranno sempre nel mio cuore, così come rimane, in ogni uomo il ricordo dell’insegnamento del proprio padre.
La Fondazione ringrazia, con particolare riconoscenza:
- Gennaro Testa, Gennaro Punzetti per il loro impegno di apostolato a favore della diffusione del culto della Regina del Castello nell’area napoletana; per l’aiuto concreto a quest’Ente nella raccolta viveri e beni di prima necessità da distribuire alle famiglie bisognose del nostro territorio;
- Francesca Castaldo per il sostegno che non fa mai mancare con cui contribuisce materialmente ed efficacemente nella realizzazione delle finalità della Fondazione.