ARTICOLO GENNAIO – GIUGNO 2019

DIO SI RIVELA AGLI UOMINI NELLA SACRA SCRITTURA

Cari amici lettori, credo di poter affermare, con molta forza e con molta chiarezza, che la nostra religione è nutrita e regolata dalla Sacra Scrittura come regola suprema della nostra fede, la cui Parola deve impregnare, penetrare, alimentarsi e fondersi con la nostra vita. La Parola di Dio non va soltanto letta a livello storico-letterale, come accade il più delle volte, ma bisogna farla crescere e progredire nel nostro cuore con la contemplazione, la meditazione e con l’esperienza di una profonda intelligenza delle cose spirituali, per aprirci la strada della santità. San Francesco di Sales diceva: <<La vita dei Santi sta al Vangelo come la musica eseguita sta alla musica scritta sullo spartito>>. Amici della Regina del Castello, è dalla parola di Dio che possiamo trarre il nostro nutrimento, la nostra dottrina, la nostra spiritualità; è dalla direzione delle nostre anime che possiamo trarre <<l’humus>> della ricchezza e della profondità di pensiero che portano ad amare l’Amore. La Parola di Dio deve essere, per ciascuno di noi, il Vangelo del <<catecumeno>>, il Vangelo che può e vuole aiutarci a fare un atto di fede in Dio e in Gesù Cristo, Figlio di Dio, tenendo presente il verbo <<credere>> e il sostantivo <<fede>>. Solo così possiamo affermare la nostra adesione alla persona di Gesù che ha come suo centro la Croce, in cui si rivela il volto autentico di Dio e l’annuncio della nostra salvezza. Nei messaggi, la Regina del Castello ci ripete con tutto il suo amore di Madre: <<Il Regno di Dio è vicino, pregate, convertitevi e credete al Vangelo………>>. Iniziamo un percorso nuovo, cerchiamo un punto di partenza per iniziare la nostra ricerca  il futuro, amici, è la presenza di Gesù nella nostra vita. Egli è sempre accanto a noi perché è già in noi. Noi dobbiamo soltanto rompere con le cose passate, dobbiamo riorientare la nostra esistenza ed incamminarci su una nuova via, quella di Gesù, affidandoci al Vangelo di Dio che Egli è venuto a predicare. Dobbiamo capire, amici cari, che cosa significa prendere sul serio la Parola e di come l’appello della Vergine Maria alla preghiera, alla conversione, al ritorno a Dio attraverso i sacramenti, possano essere i simboli di una nuova vita cristiana che accetta di riempire la propria esistenza affidandosi a Gesù, condividendone la missione, la vita, il destino. La presenza della Madonna sulla terra (questo noi non lo abbiamo ancora capito), è il passaggio di Gesù nella nostra vita, è il Suo sguardo, è la Sua parola, che in questo periodo storico dice: <<seguimi>>, è il futuro nuovo che si apre all’umanità, è Gesù stesso che diventa “pescatore” delle nostre anime, attraverso la presenza della Vergine Maria in molte parti del mondo, per liberarci dal mondo, da quel laccio che satana non vuole spezzare. Cari amici, lasciamo le cose e le persone che possono ostacolare la piena dedizione a Cristo Gesù e, senza tergiversazioni, seguiamolo, perché il Regno di Dio è <<la perla di grande valore, il tesoro>>. Convertiamoci, Dio si è rivelato!

“Anna “

MADRE DOLCISSIMA

Oh, dolcissima Madre celeste,

SUBLIME ESTASI DI BEATITUDINE,

che dal cielo ti adagi sulle nostre vie,

come Pellegrina tra i pellegrini,

Tu ci avvicini il Paradiso.

Ci inviti alla fraternità, all’unità, alla santità,

ci chiami in raccolta ai Tuoi instancabili piedi,

adagiando su di noi il TUO CANDIDO, SOAVE, SANTISSIMO MANTO.

Presentaci al Signore all’ombra della Tua PRIVILEGIATISSIMA SANTITA’

e tra le tue purissime mani risorgeremo a vita nuova.

Ersilia Rosaria Nunzia Avitaia

LA CHIESA E IL POPOLO DI DIO

 Amici cari, quanta tristezza c’è nel mio cuore e, credo, anche nel cuore di tanti cristiani, nel constatare la freddezza, la confusione di quello che sta accadendo nella Chiesa: l’anatematizzare la Parola di Dio. Satana ormai ha preso possesso della nostra vita e della vita della Chiesa. 

Non c’è più chiarezza di pensiero, non c’è più fuoco nel cuore per poter amare e testimoniare Dio. La cosa grave è che la Parola è divenuta pietra d’intralcio per la Chiesa e per molti che si considerano cristiani, dubitando del Vangelo solo perché biblisti ed esegeti stanno dando una nuova interpretazione del Vangelo giustificando così il nuovo “messaggio cristiano”: << La parola di Gesù non corrisponde alle esigenze del mondo contemporaneo>>. Ma Gesù, amici, ha bisogno forse di una visione dei tempi e dell’uomo? Gesù ha dichiarato nel Vangelo con tutta la Sua divinità: << Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno>>, enessuno può sentirsi autorizzato a cancellare l’autentica Sua parola.  La Chiesa oggi, purtroppo, è una comunità che vive ed agisce sotto l’influsso di correnti di pensiero e di condizionamenti storici a cui non può sfuggire perché coinvolta tra le vicende del tempo.Satana si è fatta persona e sta ordendo contro la Parola di Dio assoggettando le Gerarchie per silenziare Cristo e imporre nuovi valori strettamente uniti all’agire dell’uomo anziché salvaguardare il patrimonio di verità ricevuto da Cristo. Io comprendo benissimo che la condizione degli uomini di Chiesa è quella di sentirsi fratelli tra fratelli, partecipi della condizione umana e presiedere alla comunità come testimoni umili, ma essi devono anche, con autorevolezza, testimoniare l’infallibilità della Parola di Dio, la sola Parola che dona salvezza, anche se penso sia giusto che essa si liberi di quegli elementi caduchi che appesantiscono il cammino e non lasciano, molte volte, trasparire il volto di Cristo. Ma la Chiesa, amici, si essenzializza quando si concentra nella riflessione della parola di Dio acquisendo la coscienza del suo fine e della sua missione salvifica e non trascende i tempi e i confini della stessa Parola. Dio, amici, ha convocato tutti coloro che guardano con fede a Gesù, autore della salvezza, affinchè attraverso la Croce giungano alla luce che non conosce tramonto, per riaffermare nelle coscienze i valori morali che oggi non esistono più, quei valori che possono garantire la libertà nella vita individuale e sociale per far meglio capire, più sinceramente amare, più concretamente praticare il Vangelo. Questo è lo spirito con cui la Chiesa deve analizzare la sua vita nella sua storia senza che il popolo di Dio assista e viva nell’ansietà delle mutazioni rapide e imprevedibili sulla parola di Dio portando smarrimento delle coscienze e incertezze delle stesse forze religiose. Io mi chiedo, amici, quali saranno le risposte per il popolo di Dio? Con quale voce si farà risuonare nella Chiesa la parola di Dio? Le gerarchie ne commisureranno le attività ai successi e agli splendori di ordine terreno o alle supreme ragioni della Parola che illumina con la verità eterna?  E ancora, lo Spirito Santo troverà, negli uomini di Chiesa, quello spirito di equità che caratterizza il loro magistero? Troveranno la forza, in questi nuovi elementi, di “rinnovamento” senza smentire, quell’ immutabilità che è la Parola, scrutabile, sviluppabile sì, ma sostanzialmente non modificabile? Noi siamo il popolo di Dio, amici, ritemprato nel sangue di Cristo e, la Chiesa, è nostra Madre e noi, la riconosciamo come sacramento di grazia a servizio del Suo popolo, ed Essa si deve distinguere per la sua fondazione su principi che contemperano l’assolutezza della dottrina e della istituzione divina e deve darci quella dignità che si deve al popolo di Dio: il valore della Sua Parola.

“Anna”

VENTIQUATTO MAGGIO 2019                         

A TRENTAQUATTO ANNI DALL’APPARIZIONE

La presenza della Vergine Maria, da ormai trentaquattro anni, ha segnato la vita di tanti cristiani.  Lei, con il suo amore di madre, ha saputo mantenere, per quei figli che hanno ascoltato il messaggio del Padre, la serenità della fede, facendo maturare l’osservanza dei sacramenti con la preghiera personale e comunitaria. Ha insegnato, a chi viveva nella sofferenza e nel dolore, a conoscere e a fare la volontà di Dio, per poterLo amare, contemplare e servire in umiltà, per la salvezza dell’anima e della stessa vita. Non tutti, però, hanno accolto il messaggio di Maria, la Madre di Dio e della Chiesa!              Sono decenni, amici, che viviamo in un mondo incredulo, indifferente, quasi apocalittico nonostante i richiami della Vergine Maria per le grandi tribolazioni del mondo: guerre, maremoti, terremoti, alluvioni e grandi divisioni nella Chiesa, che sconcertano il popolo di Dio con queste parole “siamo in attesa di un nuovo cristianesimo”.  Amici cari, io credo che siamo in attesa dell’anticristo, dobbiamo soltanto aspettare la sua proclamazione. Ormai il mondo è intriso di apostasia; l’umanità ormai sta mostrando la sua bestialità e con la sua crudeltà, il suo grido disumano di potere, toglierà a tanti cristiani la visione del vero Amore e porterà i tre quarti dell’umanità alla perdizione. E’questa, amici, la grande sofferenza di chi crede nella Parola di Dio! Preghiamo, amici, preghiamo. Noi abbiamo un’arma miracolosa, la corona del Santo Rosario, che la Madre di Gesù ci ha donato e con un atto coraggioso, ne potremo far conoscere la potenza, portando questa meravigliosa preghiera come l’unico e vero rimedio per ottenere l’aiuto di Dio Padre e superare questa fase di grande sofferenza. Amici miei, questo tempo è un tempo di prova per tutti e, credo, ci serva per rafforzare la nostra fede, per prepararci a tempi ancora più difficili. L’Eucarestia e la preghiera continua, perseverante, fatta con il cuore, ci aiuteranno a non aver paura, come ci ha assicurato la Madonna in un messaggio del 23 novembre 2018 :“Figli miei, pregate, pregate, pregate per la S. Chiesa; pregate per i sacerdoti; pregate per la vostra Italia. Pregate, ve Io ripeto, con la preghiera, potete vincere ogni battaglia!  Figli miei, pregate soprattutto per i sacerdoti che si inchinano davanti al Crocifisso, pregate per loro, la  preghiera vi unisce….. Oggi vi ho benedetti con una benedizione speciale, perché quando si parla dell’amore di mio Figlio Gesù, della Sua giustizia, Io sono con voi. Non abbiate paura!……   Quante raccomandazioni amorevoli ci sono venute dal Cuore Immacolato di Maria in tutti questi anni solo per la nostra salvezza!                                   

Ora, amici, dopo tanti anni, è giunto il momento di svelare uno dei più terribili e temibili messaggi che la “Regina del Castello” abbia mai dato. Molti di voi che erano presenti nella piazzetta antistante il cancello delle apparizioni, sicuramente ricorderanno il messaggio dell’otto dicembre del 1985, ore 22.35 che don Peppino Amato, non volle mai svelare disse solo con voce sommessa: << Figli della Regina, pregate! Ci saranno, ma non so quando, grandi tribolazioni per l’umanità>>. Il vero messaggio non è stato mai pubblicato, così come tanti altri, anche se negli anni si sono tutti avverati.  Ed io, visto il periodo storico che stiamo vivendo, dopo attenta e non poco sofferta riflessione, desidero che il mondo intero sappia a cosa è destinata l’umanità. Il messaggio, recita così:

“ Figlioli miei, io sono l’Immacolata Concezione, Madre di Gesù e Madre vostra. Sono scesa in mezzo a voi per farvi sentire la potenza dell’amore di Dio Padre, l’Onnipotente, affinchè l’umanità intera possa convertirsi. Il mondo è in pericolo, l’umanità è minacciata, figlioli. Gli uomini della terra conosceranno ogni tipo di tribolazione, grandi segni appariranno nel cielo e sulla terra. Ci saranno tre giorni di buio per purificare il vostro cuore e il vostro corpo da ogni peccato; ci saranno guerre tra stati, guerre contro le stesse nazioni e molti bambini periranno. Ci saranno carestie, terremoti, maremoti. L’Italia sarà in parte devastata da calamità, alcune regioni scompariranno (alcuni sacerdoti sono a conoscenza delle Regioni di cui si parla). La Chiesa, corrotta dal potere, commetterà abomini in luoghi sacri: il suo lamento sarà grande. Satana farà della Chiesa il suo impero. Il cuore dell’umanità sarà pieno di odio e nel mondo ci saranno solo peccato e morte. Il tempo è breve, figlioli. Pregate, digiunate e fate penitenza. Io la Mamma Immacolata, dal cuore trafitto, piango in silenzio sotto la Croce e trattengo il braccio di mio Figlio per rendere più leggero il grande castigo e, tutti quelli che avranno fatto la volontà dell’Onnipotente, saranno salvati, Egli farà grandi portenti e manifesterà la verità tutta intera. Figlioli, la Luce Divina si spegnerà nella Chiesa. Molte ginocchia non si piegheranno più davanti alla Croce; ci sarà il tempo del silenzio dei cristiani e la presenza di due vesti bianche sarà l’inizio della grande confusione. Io pregherò e piangerò per quei figli che vedranno e vivranno il grande dolore rimpiangendo di non essersi riuniti all’Amore e la grande sofferenza non purificherà la loro coscienza. Figlioli miei, Io vi avvolgerò sempre con il manto, della Misericordia Divina.

Pregate, pregate, pregate”.

Cari lettori, amici, cari al cuore di Maria ”Regina del Castello”, dopo aver letto e meditato questo messaggio, posso solo dire che la vita non è nostra, ma di Colui che c’è l’ha donata, noi possiamo solo decidere come viverla.

IL PERENNE NATALE

S. Leone Magno, anche se non ricordo precisamente le parole, ha scritto che nella festa del Natale  ci ritroviamo a celebrare, in adorazione, la nascita del nostro Salvatore,  segno di rinnovamento per la nostra vita  perché noi veniamo generati nella natività, crocifissi nella passione, resuscitati nella resurrezione. Ecco il perenne Natale, i tre momenti importanti della nostra salvezza! Chissà se anche in questo anno, dobbiamo continuare a dire come l’evangelista Giovanni:<< Venne nella sua casa e i suoi non lo accolsero? >>. Amici, quante volte abbiamo accolto il mistero del Natale nella nostra casa e nella nostra vita, quel dono meraviglioso di un Dio che si è fatto uomo per amore? Il Natale per ognuno di noi, deve essere un segno di concretezza e di stimolo, deve entrare nella nostra realtà interiore non come qualcosa che ci emozione e ci affascina, ma deve riempire di significato tutto quello che ci accade intorno altrimenti la valanga delle nostre fragilità e delle nostre debolezze non ci permetteranno di amare. Amici, se non accogliamo Cristo nella nostra vita, Egli nascerà inutilmente come dice Don Mazzolari, perché noi  non rinasceremo in Lui, verrà inutilmente nelle nostre case se noi non lo seguiremo, parlerà inutilmente se noi non lo ascolteremo, perché l’amore che dovremmo dare a Gesù lo rivolgiamo alle creature del mondo e ai beni materiali  rimando creature vuote e senza amore.

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