IN RICORDO DI DON PEPPINO: PILASTRO DELL’AMORE
28 DICEMBRE 2014
“…I morti sui quali domina colui che è risorto,
non sono più morti, ma viventi;
e domina su di loro la vita
proprio perché vivono,
senza temere più la morte…”
( dai discorsi di Sant’Atanasio)
Don Peppino era un uomo forte! Già nell’aspetto esteriore rivelava un che di solido, di maturo, costruito nel tempo attraverso vicissitudini varie che ne avevano forgiato il carattere. Allo stesso tempo, chi aveva conosciuto più da vicino la sua affabilità, la sua naturale capacità di incontro, acquisiva, al contatto con la spiritualità di ognuno, sfumature sempre più ampie, tanto da creare un vivo e profondo rapporto tra cielo e terra, tra Creatore e creatura. Quello che mi ha sempre colpito di don Peppino era la sua grande sensibilità, la sua amabilità e soprattutto la sua concretezza. Era sempre attento e vigile nel dare fiducia e sicurezza a chi si trovava nel bisogno, sia spirituale che materiale, perchè il suo cuore anelava a realizzare l’amore reciproco affinché Gesù potesse vivere sempre in mezzo a noi e tutti ,fossimo una cosa sola. La vita sacerdotale di don Peppino era legata più all’essere che al fare! La sua personalità umile si è consumata soprattutto nell’apostolato e nell’accoglienza dei più deboli. Poi, ormai avanti nell’età, è rimasto solo, come sentinella di Dio nella Parrocchia. Ma tutto questo non mostra certo un aspetto di debolezza ma, al contrario, di forza, di incisività e di amore verso Dio. Don Peppino ha fatto della sua vita una testimonianza dell’essere e, seguendo il Maestro, ha potuto rivelare il Risorto in una piena identificazione con Lui nonostante le sue debolezze, le difficoltà, le persecuzioni , le angosce sofferte. Per me don Peppino è un pilastro dell’amore! Affermo questo perché, grazie ai suoi familiari, che ho sempre stimato, ho potuto rimanergli accanto e notare che, nonostante il suo volto fosse stato sofferente, in vista del “traguardo”, i suoi occhi erano sorridenti e continuava a mormorare, quasi come un canto silenzioso: “grazie Gesù mio Dio e mio Salvatore per questa sofferenza”. In quel momento la commozione mi ha fatto scoppiare in lacrime, ma sempre col fascino di quel grande amore che aveva dentro, mi ha fatto desiderare di trovarmi nella sua stessa condizione, di poter dire anche io le stesse cose, di poter provare le stesse emozioni andando incontro a Dio. Grande don Peppino! Anche dal suo letto di dolore ha continuato a ispirarmi sapienza e a darmi lezioni di vita. E ora, quando a volte sono sola, preoccupata e amareggiata, i suoi tanti insegnamenti si trasformano in contemplazione facendomi ritenere fortunata per questa grazia piovutami dal cielo. In lui c’era saggezza e sapienza, unita ad una grande umanità e le sue parole, anche nel tempo, mi aiutano a guardare oltre le cose, oltre le apparenze e a fissare l’infinito per contemplare, poi, come in uno specchio, Dio e percepirne la profondità. Quanto amore nel suo cuore! Ecco perchè il ricordo della mia lunga amicizia con lui è indelebilmente stampato nella mente e, a caratteri di fuoco, nel mio cuore. Caro don Peppino, è stata una felicità per me, accompagnarti nell’ultimo tratto della tua strada, in una comunione profonda con Gesù e perché, fino alla fine, hai saputo donare luce alla mia vita, facendomi scoprire la vera e reale dimensione umana. Grazie ancora, don Peppino, ti porterò sempre nel cuore e sono sicura che tu continuerai a guidarmi da lassù: ti prego solo di farmi dono di quelle tue qualità dell’umiltà, del perdono e del silenzio, perché dal mio nulla possa parlare solo il Padre e crescere nell’amore e nell’unità.
TEMPO DI AVVENTO
Amici, è tempo di preghiera. E’ tempo di guardare con attenzione i segni che ci vengono dal cielo e riflettere, per ritrovare la luce nella notte della guerra e della divisione, dell’ingiustizia e dell’abuso di potere. Se hai bisogno anche tu della luce, accendi la tua candela con me, ritorniamo a Dio insieme, con i sacramenti e con la preghiera del Santo Rosario. Quei piccoli grani nelle nostre mani diventeranno semi e quando la pioggia dell’amore diventerà germoglio, qualcosa di grande nascerà… è sarà la salvezza.
L’Avvento è iniziato, cari lettori! Quello che ognuno di noi si deve chiedere è : Qual è il vero significato dell’Avvento? Per avere una risposta a questa domanda, riflettiamo per qualche attimo su due aspetti: guardare indietro, ricordando la grande attesa dei popoli per la venuta di Colui che avrebbe ricondotto sulla terra la vita divina perduta con il peccato di Adamo e di Eva e, poi, guardare avanti, la culla e la mangiatoia che restituiscono al mondo ciò che era stato perduto: la grazia sulla terra e la gloria nei cieli. Che meraviglia, amici! Dio viene di nuovo ad abitare nel cuore dell’uomo; la nostra divinizzazione all’inizio del mondo e la nostra divinizzazione per mezzo di Gesù Bambino che si fa uomo per rifarci divini. Capite la grandezza! Qui non si tratta più solo di un modo di dire, ma di una realtà: ognuno di noi è, per destinazione divina, una persona sacra, un ”portatore” di Dio, un “tabernacolo” delle Tre divine Persone, un reliquario vivente del Signore e, anche se il demonio si accanisce contro di noi, perché vuole farci dimenticare questa dignità divina incomprensibile a tanti, noi dobbiamo rimanere vigili, senza trascurare tanta “ricchezza”. Sarebbe inconcepibile per noi credenti, vivere come se il Divino non esistesse, dobbiamo invece vivere la nostra vita giorno per giorno cercando sempre, ovunque e in chiunque, il Volto di Dio.
Buon cammino di Avvento.
“Anna”
CON MARIA VERSO LA SANTITA’
MESSAGGI DAL CIELO
Messaggi del 5 luglio 2014
a Umberto Bacco:
“Cari figli, oggi è un giorno particolare. I vostri nomi sono scritti in cielo e voi siete sempre nel mio cuore. Chiedete sempre: io vi ascolto in ogni momento. Vi benedico con la mia benedizione materna. Grazie, grazie, pregate sempre”.
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RALLEGRIAMOCI NEL SIGNORE: I NOSTRI NOMI SONO SCRITTI IN CIELO.
Evento straordinario della Regina del Castello del 5 luglio 2014Come sempre i Gruppi di preghiera della Regina del Castello non hanno mancato all’appuntamento del primo sabato di luglio. E’ stato un pomeriggio di preghiera intensa, ma qualcosa nell’aria, di particolare, ha reso questa giornata più viva, più intensa. I fedeli, infatti, hanno partecipato con maggior coinvolgimento alla preghiera, aggiungendo alle parole della bocca quelle del cuore. Così, in un silenzio che ha aiutato, i rosari si sono sgranati uno dietro l’altro per raggiungere il Cielo dove sono stati ascoltati dal Padre e da Maria. E la nostra Mamma non ha mancato di farci avere i suoi messaggi che, anche questa volta, hanno incitato a vivere la vita con fede ed alla preghiera. La Santa Vergine ha detto ad Umberto “…I vostri nomi sono scritti in cielo e voi siete sempre nel mio cuore. Chiedete sempre: io vi ascolto in ogni momento”. Cosa aggiungere, cari amici, a queste parole che, ancor di più della speranza, infondono in noi la certezza di occupare un posto speciale nel cuore di Maria? Sicuramente l’incoraggiamento a continuare il nostro percorso terreno con la gioia, la vera gioia, nel cuore sapendo che, anche nella notte più buia, la Madonna ci è vicina e, con Lei al nostro fianco, nulla e nessuno può farci del male. La Regina del Castello ha, poi, voluto, quasi a dare una dimostrazione concreta di quanto ha detto, compiere un segno bellissimo e significativo. Dopo la Santa Messa, alla fiaccolata, quando i devoti hanno collocato il quadro della Madonna vicino al cancello, la signora Lena di Arzano, del Gruppo Sentinelle di Maria Regina del Castello, vi ha poggiato una rosa con l’intenzione di regalarla, dopo l’apparizione, ad un altro componente del Gruppo, Nicola, venuto a pregarLa a causa dei numerosi problemi che in questo momento lo stanno affliggendo. Durante l’apparizione, il veggente Umberto, unitamente alla dolce visione, ha notato un raggio di luce che colpiva direttamente quella rosa e nell’intimo del suo cuore, ha sentito una voce che gli diceva di consegnarla proprio a Nicola, che era vicino a lui. Premettendo che Umberto e Nicola prima di quel momento non si erano mai conosciuti, il veggente gli ha offerto il fiore e lo ha abbracciato. In quel momento (cosa notata e testimoniata da tutti quelli che erano vicini, oltre venti fedeli) la rosa si è bagnata ed ha iniziato a grondare acqua per tantissimo tempo, provocando l’intensissima commozione di Nicola per quell’atto gratuito d’amore che Maria gli stava manifestando. Quando, successivamente, la signora Lena ha testimoniato la segreta intenzione che aveva nel cuore, per la quale aveva messo il fiore vicino al quadro sperando che la Madonna lo benedicesse, tutti sono rimasti esterrefatti ed hanno ringraziato la Santa Vergine che, sempre, precorre ed anticipa i nostri desideri. Grazie, Mamma! Grazie, Regina del Castello!
“Raffaele”
PREGHIERA DI CONSACRAZIONE
O Vergine Immacolata, Regina del Castello, ti veneriamo in questa terra dove hai portato tra le braccia il Salvatore Divino. Noi, come gruppi di preghiera, nel giorno del Tuo 29° compleanno di apparizione nella terra di Oliveto, rinnoviamo in modo speciale la nostra consacrazione al tuo Cuore Immacolato. Umilmente ci prostriamo ai tuoi piedi supplicandoti di volerci accettare come figli pellegrinI nel mondo per portare il Santo Rosario e la Parola in tutte le famiglie. Chiedi, o Regina del Castello, a Colui che è Fonte di autentica luce, di infondere sulle tenebre del nostro intelletto il raggio della Sua Luce per facilitare il dono copioso del nostro parlare, liberandoci dalle tenebre in cui siamo nati: il peccato e l’ignoranza. Egli, che è Sapienza e Supremo Principio, renda feconda la nostra preghiera e la nostra consacrazione. O Regina del cielo e della terra, o Madre Misericordiosa, in un messaggio hai detto: <<….pregate, pregate, pregate. Io non vengo a portare nuovi vangeli, ma vengo a ricordare la Parola di Dio che molti non vivono più; Egli non desidera chiese di pietra, ma di uomini che sappiano essere sentinelle di Cristo….>>. Noi, in questo giorno così speciale, ci siamo raccolti intorno a Te per affidare alla Tua premura materna i capigruppo e i gruppi di preghiera ed insieme, con fede e amore filiale, desideriamo consacrarci al Tuo Cuore Immacolato come “Sentinelle di Gesù e di Maria, Regina del Castello e apprendere da Te l’umiltà, la fedeltà e lo spirito di sacrificio. O Regina del Castello, ti chiediamo di accompagnarci nel nostro cammino di preghiera, di poter restare, come Te, in ascolto della Parola attingendo forza dai sacramenti e santificare così la nostra vita terrena. Vogliamo, infine, offrirti le nostre quotidiane sofferenze, chiedendoti di rinnovare in noi il coraggio di accettare questa legge misteriosa del dolore, perché sotto la Tua guida tutti i gruppi di preghiera della terra scoprano Cristo, unico Salvatore, ieri oggi e sempre.
“Anna”
LA FONDAZIONE “REGINA DEL CASTELLO” RINGRAZIA :
* PINA ACQUAFREDDA, PRESIDENTE ONORARIO DI QUESTO ENTE E IL SUO GRUPPO DI PREGHIERA, CHE NELL’OCCASIONE DEL 12 SETTEMBRE, FESTIVITA’ DI SANTA MARIA, HANNO OFFERTO, COME AVVIENE DA ORMAI DICIOTTO ANNI, L’OLIO PER GLI AMMALATI E CONTRIBUTI A SASTEGNO DI QUESTO ENTE .
* FRANCESCA CASTALDO E IL SUO GRUPPO DI PREGHIERA PER LA GENEROSITA’ E LA CARITA’ DIMOSTRATA NEL SOSTENERE COSTANTEMENTE LA FONDAZIONE I BAMBINI DI CASA BETANIA ED ALTRE PERSONE CHE VIVONO NELL’INDIGENZA.
* UN RINGRAZIA MENTO DI VERO CUORE A GENNARO TESTA E GENNARO PUNZETTI PER L’AIUTO MATERIALE CHE DANNO IN VIVERI ED INDUMENTI PER I FRATELLI BISOGNOSI.
IL LORO ATTO D’AMORE E’ UN ESEMPIO DI CONCRETA ADESIONE ALLE PAROLE EVANGELICHE DI GESU’: “QUELLO CHE AVETE FATTO AI MIEI FIGLI PIU’ PICCOLI LO AVETE FATTO A ME”.
GRAZIE!
MARIA: PRESENZA VIVA DEL CUORE DI GESU’
Carissimi, Dio ci ha messo davanti il modello per la nostra vita di credenti: Maria, la Donna forte, la nostra speranza, in Lei la morte è stata vinta, la schiavitù è stata redenta, la pace ridonata, il Paradiso aperto. Che cosa meravigliosa è Maria! Attraverso di Lei il piano di salvezza di Dio si è potuto realizzare, perché assieme a suo Figlio, è la Vincitrice. Da Lei possiamo imparare a capire cosa sia lottare, nella nostra vita da cristiani, individuando, attraverso la preghiera e i sacramenti, il nemico della nostra vita spirituale. Molte volte, cari amici, questo lo sappiamo bene, la scoperta che dobbiamo combattere anzitutto con il nostro io, oltre alla lotta con il diavolo, nemico dell’uomo fin dall’eternità, è difficile, perché siamo portati, per la nostra natura umana, ha giustificare le azioni attribuendo agli altri le nostre colpe. Questo, amici miei, ci allontana dalla grazia e non ci fa crescere spiritualmente, in quanto il nostro io si contrappone a quello che è il progetto di Dio nella nostra vita: la capacità di amare Dio e il prossimo. Oltre e questo dobbiamo lottare contro il mondo dove nascono le tentazioni e le distrazioni dalle cose di Dio, dove esistono gli ostacoli contro la pratica della fede che Giovanni Paolo II chiamava “ La cultura della morte”. Amici carissimi, noi cristiani dobbiamo essere fortemente convinti che la cultura della vita deve e può vincere la cultura della morte. E’ pur vero che il grande padre della menzogna , il diavolo, vuol farci voltare le spalle a Dio e ai Suoi precetti per convertirci alle creature anziché al Creatore, ma noi dobbiamo essere forti e lottare affinchè nessun “dio” creato dagli uomini, si anteponga al nostro Dio Onnipotente e Misericordioso ricordando sempre che abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo. Ecco che, la consapevolezza che non siamo soli nella lotta quotidiana, ci da il coraggio e la consapevolezza che possiamo vincere con una vita sacramentale intensa, testimoniando ai fratelli, l’importanza dei sacramenti della Penitenza e dell’Eucaristia.
IL NATALE: FIAMMA DIVINA DI CARITA’
Auguri amici, è Natale! Festa cara al cuore di ogni cristiano, festa soffusa di una dolce e santa poesia, festa degli Angeli e degli uomini. Che spettacolo magnifico si è spiegato dinanzi ai nostri occhi : la Capanna di Betlemme! Un teatro di splendide meraviglie, una fiamma divina di carità, un mistero d’amore, di salvezza, di gloria. Prepariamo in noi, cari amici, la strada al Signore che viene! Purifichiamo le nostre anime con il Sacramento della Penitenza, tornando sulla retta via della verità e della virtù. Riempiamo i vuoti con buone opere donando amore senza confini; allontaniamo da noi l’orgoglio e l’egoismo che ci fa nemici di Gesù. Egli è il Re del cielo e della terra e, si è abbassato fino a farsi uomo, a farsi Bambino, l’ultimo dei Bambini, e in una stalla. Abbassiamoci anche noi, riconosciamo la nostra miseria e il nostro nulla, chiediamo al Bambino: “che cosa posso darti in compenso di tutto ciò che hai fatto e patito per noi? “ Egli di sicuro risponderà: <<Dammi i tuoi peccati>>. Amici cari alla “Regina del Castello”, diamo a Gesù Bambino, tutti i nostri peccati, perché li cancelli; diamo a Lui tutto quello che abbiamo, in cambio ci darà tutto quello che è suo: il perdono, la redenzione, la pace. Buon Natale e felice Anno Nuovo, dall’Amministrazione, il Gruppo di Preghiera e i collaboratori.
“Anna”