TESTIMONIANZE GIUGNO – DICEMBRE 2017

Pubblichiamo le testimonianze e le considerazioni pubblicate in rete da parte di alcune persone presenti alla ricorrenza del 12 settembre 2017

Testimonianza della Sig.ra Veneranda Santoruvo

“Premetto che sono solo una ragazza di 27 anni, che crede tantissimo ma, erroneamente, non pratica, se non fosse per qualche preghiera fatta di sfuggita ogni tanto…non sono una che va tutte le domeniche a messa o cose simili e so benissimo che questo é sbagliatissimo, ma ero presente il 12 settembre ad Oliveto Citra e posso assicurare che é stata una bellissima giornata, carica di emozioni, che ancora oggi non riesco a spiegare. Quando mi fu detto che sarei dovuta andare a un pellegrinaggio non nego che solo l’idea di passare un’ intera giornata a pregare un po’ mi scocciava (mi ero portata persino le cuffiette per sentire la musica nel caso non sarei riuscita a sopportare tutto quel pregare) e invece ogni singola preghiera mi dava la spinta per dirne un’altra e un’altra ancora, preghiere che non venivano pronunciate solo con le labbra ma con il cuore, al punto che a volte ho dovuto fare una grande fatica per trattenere le lacrime. Le cuffiette sono rimaste in borsa per tutta la giornata e mi sono meravigliata quando arrivata la sera nulla mi era pesato, nemmeno la stanchezza mi infastidiva. Sono tornata a casa carica di non so neanche io spiegare cosa…da li si torna cambiati, un cambiamento che a parole non si può spiegare.

Detto ciò, mi rammarica sapere che c’è gente che riesce a trovare del marcio in un giorno così bello, a esprimere giudizio negativi sull’operato di altre persone. Mi hanno insegnato che non serve a nulla andare in chiesa e pregare se a questi gesti non seguono amore, pace e umiltà…e di fronte a certi commenti, una domanda mi sorge spontanea… Sicuramente sbaglio nel mio modo di ragionare ma mi chiedo, che si va a fare in chiesa e che senso ha tenere il rosario in mano quando poi, appena il momento di preghiera é finito, si comincia a disprezzare il prossimo, a dar alla lingua la possibilità di gettare veleno, a non aiutarsi gli uni con gli altri, a non riuscire a essere felici delle gioie altrui ma provare solo invidia e ancor peggio rancore e odio, a non sapere che significa perdonare?

E ancora, il 12 settembre é stato un giorno di festa per la nostra Mamma Celeste e come tutte le feste che si rispettino non potevano mancare palloncini e canzoni (e a tal proposito mi sembra doveroso ringraziare chi ha organizzato il tutto)….perché in fondo festeggiare Maria é un po’ come festeggiare il compleanno della nostra mamma, quella che da lassù scelgono per noi, colei che ci mette al mondo e ci accompagna in ogni singolo istante della nostra esistenza e sfido chiunque a festeggiare la propria mamma senza una festa con i fiocchi. E comunque, se proprio devo dirla tutta il momento del volo dei palloncini é stato il momento più emozionante di tutta la giornata e non mi vergono nel dire che ho pianto di gioia in quell’istante.

Infine, dico un’ultima cosa…purtroppo é risaputo che i ragazzi si allontanano sempre più dalla fede giorno dopo giorno…e io da ragazza vi chiedo un piccolo favore lasciate da parte le critiche inutili e senza senso e siate piuttosto portatori della chiamata di Maria, raccontate con gioia quello che accade ad Oliveto Citra affinché qualche ragazzo/a venga, magari anche controvoglia (come é accaduto a me inizialmente) , e possa sperimentare con mano la gioia che solo in parte le vostre parole possono esprimere e capire quanto é grande l’amore della nostra Mamma Celeste . Un amore che va oltre ogni confine e che libera il cuore da tutto ciò che fa male.

Se tornerò ad Oliveto? Beh si, ovviamente, però, se la Mamma Celeste lassù lo vorrà.                      

Testimonianza della Sig.ra Rosa Cazzolla

“Grazie Anna delle bellissime parole, non sono brava a scrivere…ma voglio dirvi quello che penso io, sono più di 12 anni che vengo ad Oliveto dalla nostra mamma celeste. La prima volta sono venuta così,, perché sentivo parlare tantissimo di Pina per come Amava la nostra mamma celeste e si faceva in 4 per aiutare tante persone. Così decisi di venire per la prima volta Ma da quel giorno non mi sono persa neanche una sola volta , e più forte di me a non esserci li con la mamma celeste. Io vengo 3 volte all’anno ad Oliveto, ed è una senzione bellissimo stare li con la mamma celeste e con tutti voi, e soprattutto vedo l’impegno di Pina ad organizzare tutto per venire li ad Oliveto che nonostante l’umiliazione che sente dalle persone lei non si arrende mai ad organizzare tutto per la gioia della nostra mamma celeste💖 e per tutti noi, con l’omaggio dell’olio ecc, e vedere negli occhi la gioia delle persone quando lanciano il palloncino verso il celo che ognuno di noi esprime un pensiero. Perché? Togliere questa gioia ad ognuno di noi che attendiamo tantissimo il giorno per venire li dalla nostra mamma.

E voglio ringraziare per tutto l’amore e l’impegno che ci metti. Pina Acquafredda Porzia grazie grazie grazie.”                

AI CONIUGI PARAGUAYANI BENEFICATI DALLA “Regina del Castello”

Diamo conto e testimonianza di un altro “segno” della presenza della Mamma celeste in questa terra di Oliveto. Un fatto accaduto due mesi or sono, di cui è testimone diretta una cittadina di Oliveto e resocontato addirittura al Parroco di Oliveto Citra: Mercoledì 6 settembre, verso le ore 13,30 circa, una coppia di coniugi con due bambini, residenti nel Paraguay,(Sud America), è giunta ad Oliveto Citra in taxi da Roma ed hanno raccontato ad una persona del luogo di aver ricevuto dalla Madonna la grazia della guarigione del loro figlioletto minore, molto ammalato ed in pericolo di vita. Il tutto parte dal sogno fatto dalla zia, sorella della madre del bambino, che avrebbe visto, in quel sogno, l’immagine di una Madonna che le annunziava la totale guarigione del nipotino. Dopo tante ricerche, finalmente riconoscono dalle immagini pubblicate in rete, la Regina del Castello. Ora, la Fondazione rivolge un appello a questi genitori che sicuramente, insieme alla zia, hanno pregato ed hanno affidato il bambino alla Vergine Maria, di mettersi in contatto con noi ai recapiti sottoindicati, per darci modo di approfondire questa meravigliosa storia di guarigione, raccoglierne la testimonianza e la documentazione.
L’importanza di comunicare il dono della grazia ricevuta, ci permette, insieme alle tantissime altre grazie, prima d’ora concesse ai Suoi figli della “Regina del Castello”, la veridicità della Sua presenza in questo luogo.
Ringraziamo insieme la Madonna che non è rimasta indifferente alle sofferenze di questi genitori, augurando loro ogni bene, rimanendo sempre nella preghiera affinché il Signore abbia da donare ancora, nel momento del bisogno, sollievo, conforto, sostegno, amore e misericordia.

GUARIGIONE DALLA MENINGITE

Io sottoscritta MAZIO Anna Annunziata, residente a Napoli, sono venuta, assieme a mio marito Filippo Imparato e a nostra figlia Fatima, ad Oliveto Citra, per ringraziare la Santa Vergine, Regina del Castello, per la grande grazia che ci ha fatto facendo guarire mia figlia da una bruttissima malattia. Ecco i fatti: mia figlia ha diciotto mesi e precisamente il 26 settembre di quest’anno, si è svegliata con un aspetto sofferente. Nel pomeriggio, misurata la febbre aveva circa 39°, ma datale una tachipirina, si è immediatamente ripresa. La mattina successiva, però, abbiamo notato che la bimba aveva un aspetto quasi collassato. L’istinto mi  suggeriva di ricoverarla immediatamente all’Ospedale. Siamo corsi al Santo Bono, dove i medici avviavano le indagini del caso e dove mi dicevano, di lì a poco, che si trattava quasi certamente di una infezione del sangue, però avrebbero potuto formulare la diagnosi precisa solo dopo quarantotto ore, al termine delle analisi. Le indagini cliniche sono state impietose: meningite, e di una bruttissima forma, tanto che veniva disposto il trasferimento immediato all’ospedale Cotugno. Qui i medici iniziavano subito un trattamento antibiotico specifico e dopo circa dieci giorni la bambina tornava alla normalità. In tutto questo snodarsi di eventi, noi vediamo la mano della Madonna, in quanto a Lei io e mio marito ci siamo rivolti ed affidati per il buon esito di ciò che stava accadendo alla nostra piccola Fatima. Infatti, gli stessi medici del Cotugno ci hanno detto di ringraziare la Santa Vergine per questa guarigione, in quanto anche se essi hanno fatto tutto il possibile, una malattia di quella portata non si poteva risolvere tanto facilmente se non ci fosse stato l’intervento di una Volontà superiore. Ringraziamo quindi, con tutto il cuore, la Regina del Castello, a cui siamo tanto devoti e che verremo sempre a visitare e lodare qui ad Oliveto con la nostra piccola Fatima

Oliveto Citra, 25 novembre 2017

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