TESTIMONIANZE GIUGNO – DICEMBRE 20215

Testimonianza di Perrone Immacolata di Casoria

Voglio dare una duplice testimonianza delle grazie ricevute dalla Regina del Castello di Oliveto Citra per me e per mio figlio Antonio.

Sono una mamma di 38 anni e durante la mia vita non ho mai avuto problemi di salute. Il 23 novembre 2012, nelle ore serali, mentre stavo lavorando, improvvisamente venni colpita da alcuni attacchi di epilessia, malattia che, come detto, non avevo mai avuto. Grazie al mio datore di lavoro, che proprio in quel momento stava per andare via e mi soccorse, ho potuto avere un aiuto immediato che mi ha evitato conseguenze peggiori, dato che non c’era nessun altro che mi avrebbe potuto aiutare.  Ricoverata all’Ospedale Don Bosco di Napoli, mi hanno diagnosticato un angioma al cervello per il quale sono stata sottoposta a tutte le cure del caso. Durante questo periodo la mia famiglia si è sempre recata ad Oliveto per mettermi sotto la protezione della Regina del Castello e la Madonna ha ascoltato le loro preghiere perché il mio fisico ha reagito immediatamente alle cure e l’angioma è stato bloccato nella crescita. Da quel momento vivo una vita normale senza ulteriori problemi. 

Il 9 marzo del 2013, mio figlio Antonio di sei anni, che da due giorni accusava dei dolori alle mani ed ai piedi, svegliandosi la mattina non parlava più bene, ma emetteva parole spesso incomprensibili. Lo portammo subito all’Ospedale Annunziata e, da questo, al Santo Bono, dove dopo tante indagini, capirono che era affetto dalla sindrome di Fischer-Miller che gli aveva provocato una infiammazione dei nervi del cranio  che gli provocava uno sdoppiamento della vista, una difficoltà di deambulazione e di deglutizione.  Le cose per la prima settimana non andavano bene in quanto i medici attribuivano questi sintomi ad una semplice sinusite e le indagini cliniche non approdavano a niente. Nel frattempo la  mia famiglia continuava a recarsi ad Oliveto Citra a chiedere l’aiuto della Madonna. Dopo venti giorni il bimbo fu dimesso con la diagnosi di polinevrite Fischer-Miller. Per i successivi due mesi è stato sotto cura medica migliorando, ma senza grossi risultati in quanto manteneva sempre i disturbi iniziali. Le preghiere dei miei familiari intanto continuavano e, finalmente, nel successivo mese di giugno è iniziata la vera e propria guarigione.  I medici si sono meravigliati di questo in quanto quel tipo di malattia richiede un decorso ed un tempo di guarigione molto lungo e per loro è stato un caso veramente eccezionale. 

Voglio ringraziare la Santa Vergine, Regina del Castello, per aver ascoltato le preghiere dei miei familiari guarendo sia me che il bambino.       

Doppia testimonianza:  Andrea Peragine di   Bitonto  e Cimino Anna di Bari

Io sottoscritto Andrea Peragine dichiaro che essendomi recato in uno studio di Fisioterapia di Bari per una serie di sedute per la riabilitazione del mio braccio destro,  notavo che nel corridoio c’era una statua della Madonna disadorna e senza neanche un fiore. In quel momento, mentre passavano al mio fianco due fisioterapiste, avvertii una sensazione di pericolo che riguardava una di esse, la sig. ra Anna Cimino. Immediatamente chiamai la donna chiedendole se potevo portare, per i giorni di durata della cura (circa due settimane),  dei fiori di mimosa, in segno di devozione, per ornare la statua . Poi, offrendole una immaginetta della Regina del Castello , le spiegai di essere molto devoto alla Madonna di Oliveto Citra, dove spesso sono solito recarmi in pellegrinaggio, e le dissi di pregarla intensamente e di rivolgersi a lei con fiducia ogni qualvolta ne avesse avuto la necessità.  Premetto che quel giorno era un lunedi ed io, come promesso, portai i fiori per tutti i giorni seguenti alla Madonnina.  La domenica successiva, come poi la stessa sig.ra a Anna mi ha raccontato, mentre lei faceva ritorno da Lecce, sbandava con l’auto in una curva finendo fuori strada. La vettura andava quasi completamente distrutta mentre lei ne usciva illesa e senza neanche un graffio.  Anna mi ha raccontato che, mentre l’auto scivolava incontrollata sulla strada, il suo pensiero era corso alla Regina del Castello, come le avevo raccomandato di fare,  invocandola e la Madonnina di Oliveto, che è madre di tutti noi, era accorsa a salvare quella sua figlia in pericolo.  Io continuai a portare i fiori nei giorni seguenti  alla statua della Vergine fino al venerdi,  quando ci salutammo con Anna senza però averle raccomandato di continuare sempre ad affidarsi alla Regina del Castello.

Io sottoscritta Anna Cimino di Bari, confermo tutto quanto sopra scritto dal sig. Andrea Peragine,  testimoniando il meraviglioso aiuto ricevuto dalla Regina del Castello di Oliveto Citra nell’incidente automobilistico che mi ha coinvolto. Confermo il mio affidamento a Maria dei giorni precedenti, secondo quanto raccomandatomi da Andrea, e la mia richiesta di aiuto a Lei nell’attimo del pericolo. Sono grata alla Regina del Castello perché mi ha salvata ed a Lei affido me stessa e la mia famiglia. 

Testimonianza della sig.ra GRECO Assunta da Napoli.

Sento la necessità di dare testimonianza per un atto d’amore della Regina del Castello nei miei riguardi e di mio figlio Raffaele.   Soffrivo di artrite reumatoide ed a causa di ciò facevo delle punture sulla pancia che, pur curando la malattia, avevano l’effetto di ostacolare un eventuale concepimento.   Un giorno, mentre col gruppo di preghiera di Napoli ci stavamo recando ad Oliveto Citra al cancello, Luigi Esposito disse che in mezzo a noi c’era una donna che aspettava un figlio ma che i medici avrebbero cercato di farla abortire in quanto le sue condizioni di salute non le consentivano di portare a termine la gravidanza.  Io in quel momento non sapevo di essere incinta, e rimasi di stucco quando Luigi disse che quella donna ero io. Inizialmente non credetti alle sue parole a causa di quello che i medici avevano detto sull’effetto delle siringhe.  Il giorno successivo, mentre ero nel bagno, fui presa da forti dolori alla pancia al punto da svenire. Venni portata immediatamente in ospedale dove i sanitari  mi diedero la notizia della gravidanza in atto e mi consigliarono di abortire in quanto, sempre per la ragione che ho innanzi detto, c’erano serie possibilità che il bambino  sarebbe nato con serie malformazioni fisiche o neurologiche.  Mia mamma chiamò Luigi  spiegandogli  tutto quanto e questi le rispose che assolutamente non dovevo abortire perché avevo la protezione della Mamma celeste.  Ho ascoltato l’esortazione di Luigi e, pur continuando a curarmi, ho portato avanti la gravidanza. Alla fine mio figlio, che abbiamo chiamato Raffaele, è nato sano e senza alcuno dei problemi che i medici avevano dato per certi. Rendo lode alla Regine del Castello per l’enorme grazia concessami e continuerò a recarmi sempre ad Oliveto a pregarla ed invocarla per tutta la mia vita.

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