ARTICOLO GIUGNO – DICEMBRE 2017

APRIAMO LE PORTE DEL NOSTRO CUORE AL SIGNORE CHE VIENE

Cari amici lettori, con l’Avvento ci viene offerto l’invito ad aprire la porta del nostro cuore al Signore che è venuto, viene e verrà. Questo è il momento del silenzio e della preghiera, il momento di volgere i nostri passi verso Maria e sentirci in cammino al suo fianco per raggiungere la vetta della gloria di Dio. La speranza, la grazia e la salvezza ci viene da Maria, perchè Colui che la scelse per sè come Suo tempio, plasmandola soprannaturalmente, depose in Lei la pienezza di ogni bene. Di Maria si dice: <<Togli pure il sole che illumina il mondo e il giorno dove andrà a finire? Togli pure di mezzo Maria, questa stella del mare, grande e immensa e che cosa rimarrà se non nebbia, ombre insidiose e tenebre fittissime? 

I privilegi di Maria, cari amici, sono tutti in funzione della nostra salvezza. La sua presenza sulla terra ci mostra la grandezza alla quale siamo chiamati e desiderati da Dio. Maria, con il suo amore di Madre ci aiuta ad avere il senso della dignità di essere cristiani e ci educa a trovare la nostra personalità per entrare con fede nell’accogliere la “salvezza vivente” offerta dal Padre per la nostra libertà. Sappiamo bene che fissando lo sguardo nella figura materna e gloriosa di Maria sentiremo accrescere in noi la fede per essere sorella e fratello di chi è nel bisogno e nella sofferenza ed avere verso di loro i sentimenti di Cristo. Prepariamo la strada al Signore! Egli vuole trovare una via per entrare nei nostri cuori, una via dove cammini la Parola e la Sapienza affinchè il Verbo di Dio non trovi difficoltà nel donarci la conoscenza dei Suoi misteri. Difendiamo il nostro spirito dal frastuono esteriore, dove si possano ascoltare solo i passi e poi la voce del Dio che viene. 

 Auguri e buon cammino.

“Anna”

MARIA TRA CIELO E TERRA

Cari amici, eccomi di nuovo insieme a voi per soffermarmi e condividere alcuni aspetti del messaggio del 24 maggio 2017, affidato dal Padre a Maria, perchè tutti possiamo scoprire la gioia della tenerezza di Dio e cogliere quei tratti che interpellano il nostro cammino di fede attraverso le Sue parole, ma anche attraverso la dolcezza dello sguardo materno di Maria. <<Cari figli, oggi è un giorno particolare in cui si sono uniti Cielo e terra. Pregate più intensamente e fate molta meditazione……..Figli, io vi amo a tal punto che vi ho donato Gesù Bambino e ve lo dono in ogni momento………>>.       E’vero, amici, la presenza della Vergine Maria in questo luogo, con il Bambino tra le braccia, ha realmente unito cielo e terra. Ella, con il suo sì, si è lasciata condurre per le strade dell’amore salvifico, divenendo risonanza della Sua infinita misericordia. Con questa certezza, amici lettori, apriamo il nostro cuore alla contemplazione, come ci chiede Maria. Imitiamola, perchè è Lei la donna obbediente, la donna del silenzio, la donna della preghiera. Chi più di noi, dal profondo delle nostre miserie e delle nostre incapacità, ha bisogno di pregare e soprattutto di pregare con il cuore, come ci chiede tante volte la Vergine Maria nei suoi messaggi? Noi credenti dobbiamo sempre mirare, durante la preghiera, alla meditazione, non certamente per migliorare e convertire gli altri, ma per pensare alla necessità di convertire noi, di migliorarci, perchè la meditazione servirà potentemente alla preghiera per aprire il cuore. Molti di noi sanno pregare e parlare, ma poche sono quelle anime che sanno pregare con amore il Signore. Allora, chiedo prima a me stessa, a cosa serve pregare solo con le parole se queste non sono precedute, animate, vivificate e rese vive dal contatto con Dio? Per pregare con il cuore, amici miei,  basta che amiamo con il cuore.  O Maria, “Regina del Castello”, vogliamo imparare da Te il segreto d’implorare la grazia della preghiera al Padre e particolarmente quella preghiera interiore e silenziosa nella quale l’anima sale a Dio senza tante parole e formule, preghiera che sia spirito di luce e verità: la meditazione. Io credo, cari amici, anche se non sono una teologa, che la meditazione consiste nel riflettere in solitudine su una verità della fede, su un mistero, su una determinata virtù o un difetto, tanto da suscitare nel proprio intimo quell’affetto da attirare e infiammare il cuore per invocare Dio con tutta l’anima, che ci tenga legati a Lui con tutto il Suo amore. Ricordo di aver letto che Santa Teresa, riguardo alla meditazione, diceva che era soprattutto un impegno del cuore, di amicizia, di intimità con Dio. Facciamo nostro il pensiero di Santa Teresa; imbeviamo la nostra anima con la luce del Suo amore, conosceremo così la verità e saremo pronti per amarLo, adorarLo, e immergere tutta la nostra vita nel Suo amabilissimo cuore. Meditare, amici: ricordiamolo quando preghiamo, non è altro che un incontro, una conversazione segreta con Dio, il migliore dei padri, il più tenero delle madri.                                                          

“Anna ” 

UNIFORMITA’ ALLA VOLONTA’ DI DIO                                                                                                             

Cari lettori, Gesù Cristo ci è stato dato da Dio Padre come Salvatore, ma anche come Maestro. Egli è venuto nel mondo principalmente per insegnarci come amare Dio, nostro Sommo Bene, non solo con le parole, ma con l’esempio. Gesù è disceso dal cielo non per fare la Sua volontà ma, come leggiamo più volte nel Vangelo, per fare la volontà di Dio e per far conoscere al mondo l’amore che Egli stesso porta all’Eterno Padre. Amici, se amiamo Dio e vogliamo farci santi, dobbiamo cercare in noi la Sua volontà e volere quello che Egli vuole.  S. Paolo dice che il divino amore si diffonde nei cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato e, per ottenere il tesoro di questo amore, dobbiamo cercare la luce che ci faccia vedere, conoscere ed eseguire la volontà di Dio. E’questo l’effetto principale dell’amore: unire le volontà e far si che abbiamo un solo cuore e un solo volere. Chiediamoci amici, in che modo mi uniformo alla volontà di Dio, gli dono tutto quello che ho, il mio cuore e la mia volontà o mi affatico a pregarLo perchè Egli faccia quello che desidero senza comprendere che devo chiedere la grazia di fare quello che Egli vuole da me? E ancora, le mie opere, le mie preghiere, le mie penitenze, le mie elemosine sono gradite a Dio, sono tutte secondo la Sua Volontà? Perchè se fossero fatte contro il Suo volere, non sarebbero più virtuose, ma difettose e degne di castigo. E allora come uniformaci alla volontà di Dio?  La risposta, cari amici io me la sono data: abbracciare con la pace del cuore tutto ciò che Dio dispone e che vuole da me, soprattutto se accetto quello che sento sia contrario ai miei desideri, perchè è Lui che dà ed è Lui che toglie. Com’ è difficile amici, comprendere il disegno di Dio per noi!  Ma a Lui così è piaciuto; a noi ci è dato solo di capire che la pace in Dio sovrasta ogni cosa e non è soggetta nè a cambiamenti nè a vicende.  Solo noi peccatori siamo soggetti a mutamenti di mente e di cuore se le cose che ci accadono sono avverse; ma questo non ci deve mai far dimenticare che la Volontà di Dio è la nostra santificazione.  Preghiamo, perciò, spesso e con cuore sincero, la preghiera del Padre Nostro soffermandoci sulla frase: sia fatta la Tua volontà.

5 AGOSTO COMPLEANNO DELLA VERGINE MARIA

Cari lettori, in questo mondo di contemporaneità, agli uomini sembra del tutto normale poter vivere come se Dio non esistesse; ma la Sua misericordia verso di noi si manifesta quando in uno scorcio di roccia una “Perla”, in una luce sfolgorante, ci fa pensare esattamente l’opposto: Maria, la Madre di Dio è scesa in mezzo a noi e la Sua luce, scintillante della leggerezza dello Spirito Santo, ci assicura la presenza della misericordia di Dio.   Amici miei, è Maria che in questo tempo ci guida a non espungere Dio dalla nostra vita, a non lasciare che questo mondo, con il suo grigiore, affanni ognuno di noi e ci carichi di pesi opprimenti. Fidiamoci del Suo amore, dei messaggi che viene a donarci per l’infinita misericordia di Dio; abbandoniamoci al Suo abbraccio materno e rinasceremo tenendo chiuse nel nostro cuore le parole di Gesù: <<Prendi ogni giorno la tua croce….,ama gli altri come Io amo te…., fatti servo di tutti…, sii santo come Io sono santo>>. Lo so che non è facile per noi raggiungere quell’equilibrio tra il desiderio di fare ciò che Dio ci chiede e la nostra fragilità che sicuramente ci conduce ad un costante combattimento interiore e a porci delle domande come queste: “Nel mio cuore c’è veramente il perdono? Sono sicura di possedere la virtù dell’umiltà senza la pretesa di essere io a decidere il percorso da fare e a stabilire cos’è bene e cosa è male per me?” La Regina del Castello, proprio per quanto riguarda il perdono, in un messaggio ha detto:<< ….Figliuoli, lo so, la cosa più difficile per voi è perdonare ed essere umili ma, con la preghiera del cuore e i sacramenti, ritroverete la strada che porta a Dio….>>.                                         

Amici, Dio ci ha fatti a Sua immagine e somiglianza. C’è la luce della Sua sapienza, della Sua bontà in noi; dobbiamo solamente perdonare, amare i nostri fratelli, amici o nemici che siano, senza diffondere indifferenza ed egoismo, altrimenti una sola goccia della nostra superbia, della nostra sete di potere, delle nostre ricchezze, della nostra aggressività,  della nostra violenza, finiranno per scavare la pietra e il fuoco delle nostre metafore finirà col rendere invisibile ciò che è bello, buono e vero, impoverendo così il nostro spirito  e dando voce solo al nostro “io”. Combattiamo queste fiere che abbiamo dentro con due armi efficacissime: l’Eucaristia e il Santo Rosario.  Come dicevo innanzi, la presenza di Maria in questa terra benedetta, ci invita a rivedere la nostra vita e a ricordarci che quel Padre che è nei cieli, nella Sua misericordia, ci accoglie e ci perdona, rivelandoci  il Suo coinvolgimento  nei bisogni dell’umanità attraverso la preghiera del Padre Nostro, bisogni più essenziali, desideri più profondi e ci invita, a nostra volta, a coinvolgerci nelle necessità dei nostri fratelli e sorelle più bisognosi, perchè Egli è un Padre amorevole e misericordioso. E come dice Maria, in uno dei messaggi del 5 agosto:<< ……Confidate in Gesù, affidatevi alla Sua immensa misericordia. Oggi è il tempo di scegliere la strada della salvezza! Io stessa vi guiderò su questa strada per cantare la Sua gloria>>.

“Anna”

RICORRENZA DEL SS. NOME di MARIA – 12 settembre 2017

Tantissimi pellegrini hanno risposto alla chiamata della Regina del Castello martedi 12 settembre. Tra le varie ricorrenze, sicuramente questa riveste grande importanza nel culto per la Santa Vergine Maria. 

E’ stato il Nome di S. Maria: etimologicamente “la principessa”, “l’amata”; qui ad Oliveto aggiungiamo: “la Regina”! E come una Regina è stata onorata, invocata, lodata, benedetta dai quanti, e sono stati numerosi, sono accorsi qui obbedendo ad un richiamo interiore, proveniente dal cuore. E’ stata una giornata di forte ed intensa preghiera. Come avviene ormai da molti anni, un ns. fratello di Napoli, Ciro, si è consacrato al Cuore Immacolato di Maria, assumendo tutti i doveri e gli impegni dovuti alla Mamma celeste; sono state rinnovate le consacrazioni fatte negli anni precedenti da Nicola, Lucio e Vincenzo. La Madonna ha gradito la preghiera, ci ha benedetti e ci ha dato un segno tangibile del Suo amore invitando una veggente a portare una rosa ad una donna (da essa non conosciuta) presente al cancello ed ammalata di cancro ad uno stato molto avanzato, rassicurandola che Ella non l’avrebbe abbandonata. Fortissima l’emozione di tutti quando la veggente, dando pubblicamente questa testimonianza, ha consegnato direttamente la rosa nelle mani dell’ammalata. Nei messaggi dati, la Santa Vergine, esprimendo la gioia per la presenza di tanti Suoi figli intorno a Lei, ci ha invitati nuovamente a pregare ed a farlo nel silenzio, nella meditazione personale e nella riflessione spirituale. Ha poi pronunziato le parole che ognuno di noi vorrebbe imprimere a fuoco nella propria anima: “Amati figli miei, abbiate fiducia in me che sono la vostra speranza…”.  La Madonna è presente in questo posto, come in tanti altri, e ci esorta continuamente ad affidarci a Lei. Perché tante volte ce ne dimentichiamo e cadiamo nello sconforto?  Maria è nostra Madre! Non dimentichiamo le parole di Gesù sulla croce “Figlio, ecco tua madre”. Il motivo delle Sue apparizioni nel mondo è di una semplicità sconcertante: Essa vuole tenerci per mano per evitarci di cadere.  Tanti sono i pericoli ed i peccati di questa umanità: la Santa Vergine ci sta mettendo in guardia annunziando, al riguardo, ancora sofferenze e castighi che gli uomini dovranno scontare a causa della loro incredulità e della loro lontananza da Dio. Ma non ci scoraggiamo, afferriamo quella mano che Ella ci sta instancabilmente porgendo e proseguiamo sicuri sulla strada che Ella ci indica.Tutto è andato bene, quindi!  Tutto, tranne alcune esternazioni di alcuni nostri fratelli che ci hanno molto addolorato in quanto ci hanno fatto constatare che tanti vengono ad Oliveto non per pregare, ma per seminare discordia e zizzania e, a riguardo della cui vicenda, vorremmo riportare la nostra opinione.Delle persone di Bitonto (BA) hanno pubblicato sulla propria pagina FBook delle illazioni riguardo altri fratelli, sempre di questa città, accusandoli di chiedere soldi senza specificare il motivo; di non partecipare alla S. Messa; di avere il cuore cattivo. E, non risparmiando neppure la Fondazione, ci hanno accusati di avere trasformato la piazzetta in un campo di calcio (riferendosi forse ai palloncini che abbiamo fatto volare) e di pregare usando fanatismo. Orbene, vogliamo semplicemente chiedere a queste persone: ma questa è la vs. disposizione di animo quando venite ad Oliveto? Questo è l’amore che portate dentro ed offrite a Gesù e Maria? Vergognatevi!  Gesù non ha detto forse di non giudicare? Perché voi esprimete giudizi e proferite critiche? Critiche e giudizi soprattutto falsi!  Infatti la giornata si è svolta sotto gli occhi di centinaia di persone presenti e tutti hanno potuto constatare la correttezza e l’intensità della preghiera condotta. Forse, per queste sorelle che hanno scritto (e che hanno poi cancellato dalla pagina, non avendo il coraggio nemmeno di assumersi le proprie responsabilità) le scene di fanatismo sono stati i battimani che entusiasticamente abbiamo rivolto alla Santa Vergine. Sono anni che battiamo le mani alla Madonna e Lei, finora, non risulta si sia mai lamentata: anzi, ci ha tante volte ringraziato per la gioia che legge nei cuori di chi viene qui ad onorarla con sincerità d’animo e correttezza di vita. In quanti altri luoghi di preghiera si fanno volare palloncini sempre come atto di omaggio alla Madonna o a Gesù? Pure loro, allora, sono fanatici? Noi della Fondazione ci sentiamo di dire, quindi, a queste sorelle di Bitonto: non giudicate, soprattutto sapendo che c’è falsità e malafede nel vs.  giudizio. Non guardate alla pagliuzza nell’occhio del vs. fratello, ma pensate alla trave che c’è nel vs. occhio. Per le accuse che avete rivolto ai vs.  concittadini di Bitonto, piuttosto, se in voi c’è sincerità, chiaritevi con loro. Non sparlate! Procuratevi le prove che essi non vanno a messa e chiedono soldi e poi, forti di questo, affrontateli. Abbiate il coraggio delle vs. azioni! E, quand’anche ci fosse stato qualche errore di comportamento nell’agire di qualcuno, il Signore non ha chiesto forse di perdonare? In questa vicenda ci sembra che non si diffonda il perdono, ma si sparga solo odio e rancore. Se è con questi sentimenti che venite a pregare la Regina del Castello, fateci il favore (ma ve lo chiediamo soprattutto per il vs. bene) di non venire più ad Oliveto, perché contaminereste col male questo luogo sacro. Se siete sicure, care sorelle, di essere nel giusto, abbiate il coraggio di venire alla Fondazione, spiegarci con chiarezza i motivi che vi hanno indotto a scrivere in quel modo ed accettate un confronto leale con le persone che avete accusato, in modo che possiamo aiutarvi a ristabilire la verità ed a ripristinare i buoni rapporti tra voi, in uno spirito cristiano. La Madonna, sede della sapienza, possa illuminare tutti noi. Mettiamo da parte, dunque, asti e rancori e ricordiamoci, infine, che tutti, col battesimo, siamo “consacrati” ed anche se non abbiamo recitato direttamente le formule canoniche della Consacrazione, facciamole comunque nostre, interiorizziamole e viviamole nella nostra vita: se ci mettiamo nel Cuore della Madre saremo sulla strada per arrivare al Figlio, con la sicurezza di non percorrere vie che ci portino nel baratro.

IL SILENZIO ELOQUENTE DI MARIA

Amici lettori, la presenza di Maria  ha portato un lembo di cielo in questa terra di Oliveto. Chi ha ricevuto il meraviglioso dono della veggenza ha potuto vedere e godere, con Maria, quei riflessi di luce divina attraverso i suoi occhi; ha potuto sentire, con Maria, canti celestiali e suoni di tromba che si univano ai nostri, trasformando questo posto in un angolo di paradiso. La visita di Maria, nel mondo, è il silenzio eloquente di Dio, Lei è preoccupata per la sorte dell’umanità intera: ascoltiamola! Ella ci invita a meditare i messaggi in un mondo fatto solo di tante parole che non lasciano tracce, parole che mancano all’oggetto della vita e chiede con amore, come solo una madre può fare :<<………..Amati figli miei, desidero che tutti i consacrati al Mio Cuore Immacolato imparino a tacere ad amare il silenzio…….>>. Amici, la Vergine Maria ci insegna che solo il silenzio ci mostra Dio, ci permette di ascoltare Dio e di comprendere tutto quello che prima ignoravamo. E’ così che Egli si mostra a noi, senza che gli diciamo nulla. Questo silenzio intimo con Dio ci porta ad una compenetrazione di cuori che ci fa gustare il riposo, la pace, la gioia che ci rende felici, anche se non è questa la felicità perfetta perchè ne attendiamo un’altra più grande, ma è così che impariamo a tacere per meglio ascoltare, a guardare per meglio vedere, a meditare e a pensare per meglio comprendere. E’ nel silenzio, amici, che Dio fa sentire le Sua pienezza e permette di staccarci dal nostro niente per attaccarci al Tutto. E’ nel silenzio che scopriamo il segreto della santità e fare per amor suo, tutto ciò che ci chiede. E’ nel silenzio che la nostra anima viene trasformata e canta a Dio preghiere senza parole, preghiere che sono slanci del cuore. E’ in questo silenzio che dobbiamo nutrirci di eternità, di divino per diventare focolai di luce e di amore. E Maria, cari lettori, prega ed implora il Padre e merita, per i suoi figli, il nostro presente ed il nostro futuro. Il silenzio eloquente di Maria è una parola suprema che esprime l’inesprimibile, perchè è in quel silenzio che fra Dio e Maria si accende una muta conversazione. Maria parlava ….ed ascoltava. Ella, nella sublimità dell’incontro con Dio, rivive il Suo passato di Madre, ripete il Suo Fiat, canta il Suo Magnificat ed accetta il Suo presente per ciascuno di noi. Quanto è vivo, quanto è eloquente e quanto è divinizzato il silenzio di Maria! Supplichiamo il Signore di farci il dono del silenzio.

CONSACRAZIONI AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA, REGINA DEL CASTELLO

Nella ricorrenza del 12 settembre 2017, festa di S. Maria, come ogni anno, tutti i Gruppi di preghiera della Regina del Castello si sono ritrovati nella piazzetta antistante il cancello delle apparizioni per la benedizione annuale. Anche questa volta, come è ormai tradizione consolidata dal 1996, c’è stato il rinnovo delle consacrazioni fatte negli anni precedenti e le nuove consacrazioni. Hanno rinnovato le promesse al Cuore Immacolato di Maria i sigg.: Berardesca Lucio, Lettera Nicola e Cocozza Vincenzo. Si è, invece, consacrato, per il corrente anno il sig. Vastano Ciro  (padrino De Caro Giovanni). Invochiamo su questi fratelli ogni benedizione del Padre e la speciale protezione di Maria.  

GIOVEDI’ 28 DICEMBRE

13° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA AL CIELO DI DON GIUSEPPE AMATO

FONDATORE DELL’ ENTE ” REGINA DEL CASTELLO ONLUS”

Voglio ricordare ancora una volta mons. Giuseppe Amato (per tutti noi don Peppino), nell’anniversario della sua scomparsa. Uomo di fede e di pensiero, sacerdote, nella sua umanità e nella sua pietà, che ha compiuto molti sforzi per rinnovarsi e rinnovarci nel cuore ogni giorno, aprendo così la porta per un nuovo cammino umano, spirituale e morale. Don Peppino è stato pastore nel senso più alto della parola. La sua figura per apparire in tutta la sua grandezza, cari amici, ha avuto bisogno di tempo. Quanto mi manca! Quanto manca a tutti coloro che lo hanno conosciuto!  Aveva un carattere meditativo, un’intelligenza spiccata, le parole sorgevano impetuose, ridondanti, illuminanti, sempre severe e quell’apparente durezza, nascondeva un grande cuore che la sua apertura al dialogo rivelava. Aveva il dominio di sé, il distacco necessario per assumere le responsabilità più gravi, come accettare la presenza della Madonna. La sua profonda fedeltà alla Regina del Castello testimoniata da quella che lui chiamava “conversione alla Madre di Dio”, gli è costata rinunzie e sofferti cambi di mentalità e di atteggiamenti. La sua conversione, amici, è stata una conversione generata da una fede lucida e ferma, non mancando mai di esaltare la potenza di Dio. “E’Lui”, diceva, “che ci dà la vita, la ragione del nostro vivere e del nostro operare; è Lui che ci soccorre e ci conduce alla salvezza e alla risurrezione.  Noi dobbiamo soltanto imitare le virtù Maria, scesa dal cielo, per Suo volere, in questa terra di Oliveto e portare il messaggio della Sua Divina Misericordia”. Ricordiamolo nelle nostre preghiere.

 “Anna”

IL MISTERO DELL’ IMMACOLATA CONCEZIONE

Il mistero di grazia operato in Maria dall’Onnipotente deve essere per ognuno di noi un incentivo verso la perfezione e un rimedio per chi, a volte, non nutre più alcuna speranza e vive nello sconforto e nell’angoscia. Cari amici, io credo che ci sia un’analogia fra Maria e noi, anche se differente è la nascita. Per la nascita di Maria, la Divina Sapienza sembra aver sconvolto le leggi del mondo naturale e del mondo soprannaturale; possiamo addirittura dire che per Lei si è operata una nuova creazione.  Si, amici miei! Dio, creando quest’ anima, l’ha santificata cosi miracolosamente che ha reso santo anche il corpo al quale il Creatore l’unisce. Ecco perchè, già dal primo istante della sua esistenza, Maria è la piena di grazia, il Signore è con Lei, è benedetta fra tutte le donne ed è l’oggetto delle compiacenze della SS. Trinità. Chiaramente niente di simile è per noi. Il peccato originale ha macchiato la nostra anima alla nascita e, anche se il Battesimo ci ha conferito la grazia, non ci ha certo tolto le numerose miserie, conseguenze della colpa di Adamo, come la concupiscenza, in modo particolare. Ecco perchè noi, vedendo i prodigi della grazia operati in favore di Colei che doveva generare il suo Dio, dovremmo sforzarci di imitare la sua fedeltà nel corrispondere ai disegni di Dio e lavorare, lavorare senza tregua  sul nostro io per far fruttificare la grazia  che c’è in noi attraverso i sacramenti. Un’altra cosa importante per la nostra salvezza è che, nel mistero dell’Immacolata Concezione, è stata applicata a Maria, e in modo speciale, il nome di” Madre della Speranza”, proprio per noi che abbiamo avuto la disgrazia di peccare. Il peccato, però, non deve toglierci la speranza del perdono, anche se a volte sentiamo il peso di non aver assolto agli obblighi, verso il Signore, di non essere stati fedeli agli impegni, dimenticando le grazie che riceviamo ogni giorno, paragonandoci all’angelo caduto, pensando addirittura che non vi è più perdono per noi dimenticando la Sua infinita misericordia. Non possiamo certo noi rifiutare il Suo perdono per dare alle nostre colpe l’irrimediabilità che ha segnato il peccato dell’angelo caduto; Dio non doveva certo crearci immacolati come Maria e metterci al riparo dagli attacchi della concupiscenza. Io credo, amici cari, che dovremmo tremare solo se non crediamo alla Sua misericordia. Dio ci mostra la Vergine Immacolata perchè noi la invochiamo come nostro rifugio, come nostra consolazione, come nostro soccorso nell’ora della tentazione; come salute, come vita, come resurrezione della nostra anima. Preghiamo la Vergine piena di grazia che aumenti in noi la fede e, se il peccato venisse a piantare il suo impero dentro di noi, non ci perdiamo d’animo: Lei è con noi come Madre della Speranza e, se ci lasciamo guidare dal suo amore, sicuramente ci rialzeremo, poichè Dio ci offre sempre il Suo perdono. Cari amici, l’amore di Dio è nel cuore di chi ama Maria; la nostra vita è nelle sue mani, la nostra vittoria è in Cristo Gesù e la nostra salvezza è nella Sua Misericordia. Questo è l’amore per Maria. Viviamo per Loro, non per noi stessi.

“Anna

SII ANCHE TU DONO PER CHI SOFFRE LA POVERTA’ E L’ABBANDONO

Lascia un commento