ARTICOLO GENNAIO – GIUGNO 2017

GRAZIE A MARIA IMMACOLATA, REGINA DEL CASTELLO

Sono state delle sante ore quelle che abbiamo vissuto con la veglia di preghiera alla Santa Vergine Immacolata, Regina del Castello, nella serata del 7 dicembre u.s. ad Oliveto Citra!  Sante ore di preghiera, preghiera che ha accresciuto fede, fede che ha alimentato speranza, speranza che non può non essersi tradotta in bene per quelli che vi hanno partecipato.  Tantissimi, infatti, sono stati i fedeli che hanno raggiunto, da ogni parte d’Italia e con ogni mezzo, questo luogo e che, sfidando il freddo pungente, hanno elevato la loro anima a Dio chiedendo grazie per sé e per i propri cari. E’ stato commovente osservare la folla composta sfilare con devozione davanti al cancello e lasciarvi, in quei pochi attimi, ogni sua più spinosa speranza affidandole, fiduciosa, alla Mamma celeste, e che Maria Santissima, certamente, non ha mancato di raccogliere e presentare a Gesù. Nel messaggio a Gennaro Punzetti, ha dato conferma ai figli della Sua particolare protezione dicendo: ……. “Stasera distendo il mio manto immacolato su tutti i presenti e guardo voi con tenerezza di mamma…….” Ma ha anche esortato tutti alla preghiera, condizione necessaria non solo per “sintonizzarsi” con Dio ed avere i Suoi favori, ma anche per contrastare efficacemente “il male”. A Giuseppe D’Ambra ha avvertito: “……Il male gira nel mondo. Solo la preghiera può sconfiggere Satana…..”. Non ci vuole molto a verificare la veridicità delle parole della Madonna: basta osservare quello che avviene in questa umanità martoriata e lontana da Dio, che adora falsi idoli e persegue false verità. Ma la Regina del Castello non è venuta solo a darci ammonimenti (naturalmente per il nostro bene), è venuta anche ad assicurarci la Sua protezione ed il Suo aiuto. Non sono mancate, infatti, testimonianze di grazie ricevute, tra cui quella di T.R. di Napoli che, nello scorso mese di aprile, al cancello, ascoltò una veggente dire che tra i presenti c’era una ragazza che presto avrebbe pianto accorgendosi, dopo qualche giorno, che quella persona era proprio lei, per un male che poi le è stato diagnosticato e che poi, nel mese di ottobre, è ritornata qui a ringraziare la Madonna, a cui si era affidata,  che aveva reso lieto l’esito dell’intervento chirurgico a cui è stata sottoposta.  Perciò, imitiamo la Madonna! Possiamo riceverne solo bene!  E’ per volontà di Dio che Ella è stata creata Immacolata e senza macchia, ma è stata Sua volontà  l’aver pronunziato il “Si” per il quale il Figlio è venuto in mezzo a noi a salvarci. Facciamo come Lei: pronunziamo il nostro “si”  al Padre e che non sia solo un’espressione della mente, ma soprattutto un impegno del cuore.  

“Raffaele”

ESSERE SACERDOTE

Amati sacerdoti, tutta la vostra vita è una prova! Il vostro Sacerdozio è una prova poiché il nemico si ripromette anche una sola caduta per allontanarvi dalla Luce. Voi conoscete la vostra debolezza, sapete che la passione può piegare chiunque, come il fuoco può piegare l’acciaio. Sapete bene che satana sobilla le passioni e vorrebbe ottenebrare la vostra mente e quello che sto per dirvi è solamente un invito a ricordare di amare l’Amore, quell’Amore che in passato ha suscitato nel vostro cuore una confidenza piena e amorosa verso il Suo Cuore ricco di  misericordia.  Guardate quella Croce, contemplate il Crocifisso! Forse siete tanto abituati a vedere il vostro Dio in croce che non ci fate più tanto caso? Ricordate che voi siete corredentori per la Sua causa. Egli vi ha rivestiti del Suo potere per assolvere le anime; per ogni parola che esce dalle vostre labbra Egli scende dal cielo in terra, si abbandona nelle vostre mani per essere cibo e bevanda di salvezza e rimanere chiuso nel Tabernacolo solo per amore; vi ha affidato le anime perché con la predicazione, la direzione e soprattutto con il vostro esempio, venissero guidate per il sentiero della virtù verso una sola verità.  Miei amati Sacerdoti, quanti hanno risposto all’Amore? Quale acuto dolore per il Suo Cuore quando è costretto a dire a sé stesso << I mondani, è vero, mi feriscono le mani, i piedi, il costato, ma i miei Sacerdoti, pur mettendomi a loro disposizione, lacerano e spezzano il Mio Cuore. Quanti di loro, dopo aver reso grazia a molte anime, restano nel peccato? Quanti celebrano così?>>  Sacerdoti, cari al Cuore di Dio, chissà quanti buoni sentimenti potrebbe suggerire quel Crocifisso al solo pensiero delle sofferenze, se solo richiamaste alla mente le ore della Sua agonia, ore di dolore, di sangue, lui l’Innocente. Oggi Egli rivolge ancora una volta a voi, suoi Sacerdoti, il Suo grido spasimante del Golgota: <<Sono assetato d’amore, sono mendicante dell’amore, sono Amore e cerco amore>>. Un Dio che mendica amore, la Felicità personificata, si è spinto ad amare fino alla follia: c’è forse amore più grande di questo? Il Creatore, miei Sacerdoti, manda il Suo messaggio attraverso il Cuore Immacolato di Maria, presente in tante parti del mondo e anche qui ad Oliveto. Egli esige il vostro amore puro, disinteressato per regnare nel vostro cuore. Egli è un Dio geloso e non desidera che il vostro amore abbia delle riserve o che vi alberghino altri affetti, vuotatelo e vi riverserà la grazia. Domandate, miei amati sacerdoti, con umiltà alla Vergine Maria, di portare al Suo Cuore il vostro nome. Questo segno di amore dolce e fedele cambierà il vostro cuore e renderà più facile la vostra vita Sacerdotale.

 “Anna”

CRISTO REGNA DOVE C’E’ LA PACE  

Cari amici lettori, la risurrezione di Cristo Gesù ci chiama ad avere sempre speranza e fiducia,  soprattutto nelle difficoltà di questo tempo presente, tra attentati, odio, violenze. Noi, come credenti, lo abbiamo ricordato molte volte, siamo chiamati a testimoniare l’amore di Dio, pregando che il Signore converta e doni pace al cuore di tutte quelle persone che seminano terrore. La Pasqua, amici, ci chiama alla verità che libera con la forza che non deriva né dalla politica né dai potenti,  ma solo dall’amore di Dio che è Pace.  La nostra chiamata deve avere il profumo della conversione per essere autentici messaggeri del Cristo Risorto, affinché dagli spargimenti di sangue, dilaganti in tutte le Nazioni, l’incontro con il Risorto possa dare segni di pace e passare, così, dall’incredulità alla fede, dalla paura del credere alla testimonianza con la vita.  Gesù, amici lettori, ci chiede se siamo “suoi”, come fece con i  discepoli e credere in Lui, è un’esperienza di vita, l’ora di “giocare” ad essere discepoli deve finire, apriamo bene le orecchie e ascoltiamo con il cuore la parola del Vangelo: Egli è Vivo e ci parla dal profondo. Lo Spirito che riceviamo dal cuore di Cristo, il potere del perdono e la remissione dei peccati sono segni che cambiano la vita di tutti e ciascuno e, se  ci lasciamo condurre dal Suo amore, la nostra vita splenderà, perchè le tenebre del dolore e del peccato non possono certo vincere la luce della Pasqua. Noi  dobbiamo gioire pensando e ricordando che Gesù ci ha portato la salvezza senza ricordarsi delle nostre mancanze  proiettando il Suo amore verso un futuro pieno di luce per tutta l’umanità. Egli ha vinto la morte ergendosi vittorioso nei cieli, perchè tutto sia rinnovato e in perfetta armonia tra Dio e ogni uomo che crede nella Sua Risurrezione.

 “Anna”

UN PO’ DI CHIAREZZA PER I PELLEGRINI

E’ da un po’ di tempo che, di tanto in tanto, qualche pellegrino ci riferisce di una notizia che, chiariamolo subito, è assolutamente falsa e priva di qualsiasi fondamento. Si dice, soprattutto nel napoletano ed in Puglia, che qui ad Oliveto Citra “non c’è più niente” e che la Madonna non appare più ai Suoi devoti. Naturalmente c’è chi ci crede e, pertanto, ha diramato o addirittura dismesso di venire al cancello delle apparizioni. Allo scopo di fare chiarezza in questa vicenda e per dare la giusta portata a queste miserevoli voci, espressione della ancor più grande miseria spirituale di chi le ha pronunziate, questa Fondazione tiene a ribadire, con assoluta determinazione, il carattere menzognero di tali asserzioni.     La Santa Vergine è tuttora presente ad Oliveto e non manca mai di donare i Suoi messaggi di carità e speranza a quanti vengono qui a venerarLa e renderLe lode. Ne danno testimonianza i veggenti ed i fedeli che, incessantemente, continuano a riferire di grazie ricevute e di invocazioni ascoltate… e ne sono tante e meravigliose che noi, tra l’altro, riportiamo fedelmente nel giornalino “Terra di Maria”. Da essi escono le voci più sicure e le indicazioni più veritiere sulla meravigliosa realtà mariana che Dio ci ha donato in questa terra. Ma, a sicura riprova che l’accadimento di questi eventi non è lasciato al caso, ma di come, nel loro evolversi, si riscontri l’irresistibile azione dello Spirito Santo, abbiamo la gioia di constatare e di rendere noto quanto, proprio in questi giorni, l’atteggiamento della Chiesa diocesana stia radicalmente cambiando nei confronti del fenomeno, con una apertura che, da quando don Peppino ci ha lasciati, non c’è mai stata nei confronti dei pellegrini.  Il vescovo di Salerno, infatti, riconoscendo la realtà della preghiera continua ed incessante e di come Oliveto ne sia divenuto uno dei poli più fervidi e vivi della diocesi, ha autorizzato il parroco locale, don Luigi, a pensare ed attuare una “accoglienza” reale dei pellegrini, facendo in modo che il loro cammino di fede, compiuto attraverso la devozione alla Madonna, non sia più “solitario”, ma accompagnato dal provvido e fecondo magistero della Chiesa. E così che proprio ieri, primo sabato di febbraio 2017, i pellegrini ed i devoti della Regina del Castello sono stati “ufficialmente” accolti in chiesa madre per la prima catechesi dedicata alla Madonna (ed è la prima di tante altre iniziative che nel tempo saranno realizzate). E’ inutile riferire dell’entusiasmo e della profonda emozione che si leggeva negli occhi di tutti i presenti durante la stessa. 

Tanto precisato, si rende pubblico questo avviso proprio al fine di chiarire la verità delle cose, incoraggiando tutti quelli che sono legati da devozione ed amore alla Regina del Castello a continuare a venire ad Oliveto, in particolar modo nella giornata del primo sabato di ogni mese, ricordando a tutti quelli che se ne fossero dimenticati (e ce ne sono molti) che è stata proprio la Madonna, in un messaggio del 1986, a chiedere che i Suoi figli si riuniscano in orazione ai Suoi piedi il primo sabato.  Molti hanno abbandonato questo luogo per recarsi in posti in cui si predilige “la spettacolarizzazione della religione”, dove si seguono “le persone”, più che Dio.  Oliveto è la “fonte” della grazia! Qui la Madonna è presente “viva e vera”: ricordiamolo sempre!  Dove sono i circa duecento “consacrati” che hanno giurato alla Mamma di Dio amore e fedeltà incondizionati?  Dove sono i tanti “graziati” per intercessione della Regina del Castello?  Si sono persi per via? Proviamo molto dolore nel constatare di come la fede di tanti si infranga facilmente contro le luci dei falsi idoli che abbagliano, ma non illuminano. Non possiamo dichiararci devoti alla Mamma celeste, chiamarci “Suoi figli”, invocarLa nelle nostre necessità e poi rifiutare un Suo esplicito invito, mancare di rispondere ad una Sua chiamata. La Madonna non mancherà di posare il Suo sguardo benedicente sui figli che particolarmente Le rimarranno fedeli. Allo stesso modo invitiamo le solerti persone che diffondono queste false notizie a star bene attenti a quello che fanno: delle menzogne con cui si inducono altri fratelli a cadere nell’errore, prima o poi l’Onnipotente presenterà loro il conto!     

“Raffaele!

MARIA: MADRE DELLA SPERANZA

Cari amici lettori, quando quel raggio di luce si posò su Maria e la rese immortale, il nodo della disubbidienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l’obbedienza di Maria, cioè, quello che la vergine Eva aveva legato con la sua incredulità, la Vergine Maria l’ha sciolto con la sua fede. La morte per mezzo di Eva, la vita per mezzo di Maria. Vi è una virtù fondamentale nella vita e nell’obbedienza di Maria, cari amici, una virtù che dato vita a tutte le altre: l’umiltà, quell’umiltà che è verità, conoscenza, amore  che l’ha innalzata ad essere la Madre di Gesù.  Gesù è stato umile come nessuno lo sarà mai: umile nella Sua Incarnazione, umile nella Sua Vita, umile nella Sua Passione. In un momento così difficile per  l’umanità, la presenza della Vergine Maria sulla terra ha aperto le porte alla speranza, la speranza di vedere ristabilito il Regno di Cristo che il mondo moderno, pian piano, ha destabilizzato col rompere ogni legame con il divino, col rendere difficile il ritorno a Lui sia delle famiglie, sia dello Stato, sia degli uomini di Chiesa. Tuttavia, non dobbiamo farci illusioni umane, che sono ben diverse dalla speranza soprannaturale. Questo perché la maggior parte delle Nazioni continuano a fare leggi contrarie alla morale ed alla Legge divina come il gender, le unioni tra Gay, le adozioni di bambini da parte di coppie omosessuali, disconoscendo Cristo come Re di tutte le Nazioni. Leggi che offendono e contraddicono, con peccati pubblici e legalizzati, la Legge di Dio anche se alla fine, questo lo sappiamo bene amici lettori, il Cuore Immacolato di Gesù e di Maria trionferà. E allora, se vogliamo imparare qualcosa di buono per la nostra vita spirituale da Colei che ci ha portato, con la sua umiltà, la speranza di un Amore Misericordioso, impariamo a vivere da sconosciuti, ad essere considerati nulla, perché l’umiltà ci deve mettere difronte a noi stessi tali e quali come siamo in realtà, con il nostro nulla di creature e con la nostra miseria di peccatori, ricordandoci che  solo  l’amore misericordioso di Gesù salva tutti e ciascuno, se lo facciamo regnare nel nostro cuore.  Amici, mettiamoci in ginocchio ai piedi di Colui che ci ha redenti, chiedendo perdono, umiliandoci, perché i nostri peccati non siano più presenti, innegabili difronte a Lui, confidando solo nella Sua misericordia infinita, perchè è Lui che ci libera e ci salva dall’orgoglio e dalla superbia che ha viziato profondamente la nostra vita.  

Maria, Madre della Speranza, vieni in nostro aiuto, proteggici e guidaci verso la Luce, verso la Vita.

“Anna”

I MERAVIGLIOSI FRUTTI DELLA PREGHIERA.

Chi prega e prega col cuore può essere sicuro che la sua voce verrà ascoltata da Lassù. Ciò è quanto stanno sperimentando le ” Sentinelle di Maria” Regina del Castello nella loro “Preregrinatio Mariae”. Il Gruppo di preghiera di Arzano, coordinato da Giuseppe Vitale, da anni porta la preghiera nelle case di questo paese del napoletano, dove si ritrovano, assieme alle famiglie del posto, ai piedi della icona della Regina del Castello. Alla stessa rivolgono, con cuore fiducioso, le loro suppliche e la loro voce si trasforma in un potente “trapano” che, per intercessione della Madonna, penetra nel cuore di Dio e lo muove a misericordia per i Suoi figli che lo invocano. Ed è sicuramente una preghiera contagiosa. Infatti, molte volte si è verificato che in case dove pregava una sola persona, dopo la visita della Mamma celeste, altri componenti della famiglia si sono uniti nella preghiera, iniziando un percorso spirituale che li ha portati ad una vera e propria conversione ed alla comunione familiare nella fede. Miracolo della grazia divina e potenza dell’intercessione di Maria!    

Ma, più delle mie parole di commento, valgono le testimonianze dirette delle persone che hanno vissuto queste meravigliose esperienze.

LA NOSTRA REGINA INCONRA I PADRI DI MEDJUGORIE

Nelle foto, l’incontro di preghiera, con celebrazione della Santa Messa, del Gruppo dei coniugi Biagio e Maria Grazia D’AGOSTINO, consacrati della Regina del Castello, che si è tenuto, come ogni anno, l’ultimo sabato di Aprile 2017 nella loro abitazione di Castel Morrone (CE). La Santa messa è stata celebrata da Padre Cristoforo, provenente da Medjugorie assieme ad altri due sacerdoti ed un gruppo di giovani cantori della Parrocchia di San Giacomo del comune della Bosnia-Erzegovina.

La Fondazione ringrazia di vero cuore il Gruppo di preghiera di Gennaro Punzetti per il dono delle nuove fiaccole da utilizzarsi nella riunione dei Gruppi di preghiera per la fiaccolata del primo sabato di ogni mese.  

Cari amici lettori, con l’Avvento ci viene offerto l’invito ad aprire la porta del nostro cuore al Signore che è venuto, viene e verrà. Questo è il momento del silenzio e della preghiera, il momento di volgere i nostri passi verso Maria e sentirci in cammino al suo fianco per raggiungere la vetta della gloria di Dio. La speranza, la grazia e la salvezza ci viene da Maria, perchè Colui che la scelse per sè come Suo tempio, plasmandola soprannaturalmente, depose in Lei la pienezza di ogni bene. Di Maria si dice: <<Togli pure il sole che illumina il mondo e il giorno dove andrà a finire? Togli pure di mezzo Maria, questa stella del mare, grande e immensa e che cosa rimarrà se non nebbia, ombre insidiose e tenebre fittissime?  I privilegi di Maria, cari amici, sono tutti in funzione della nostra salvezza. La sua presenza sulla terra ci mostra la grandezza alla quale siamo chiamati e desiderati da Dio. Maria, con il suo amore di Madre  ci aiuta ad avere il senso della dignità di essere cristiani e ci  educa a trovare la nostra personalità per entrare con fede nell’accogliere la “salvezza vivente” offerta dal Padre per la nostra libertà. Sappiamo bene che fissando lo sguardo nella figura materna e gloriosa di Maria sentiremo accrescere in noi la fede per essere sorella e fratello di chi è nel bisogno e nella sofferenza ed avere verso di loro i sentimenti di Cristo. Prepariamo la strada al Signore! Egli vuole trovare una via  per entrare nei nostri cuori, una via dove cammini la Parola e la Sapienza affinchè il Verbo di Dio non trovi difficoltà nel donarci la conoscenza dei Suoi misteri. Difendiamo il nostro spirito dal frastuono esteriore, dove si possano ascoltare solo i passi e poi la voce del Dio che viene.  Auguri e buon cammino.

“Anna”

 SII ANCHE TU DONO PER CHI SOFFRE LA POVERTA’ E L’ABBANDONO

In queste feste, il dono di Natale di ognuno di noi può essere il calore di un abbraccio, l’ascolto del cuore per illuminare di doni la mensa con un gesto d’amore  le tante famiglie in difficoltà. Sii tu luce per tanti bambini che vivono nella povertà. Oggi la povertà è entrata nelle case di tutti, di chi ha perso  lavoro e  casa ed è costretto a vivere  in macchina o in strada, spesso anche con i propri figli. Noi della Fondazione “Regina del Castello Onlus”, trovandoci molte volte di fronte a tante e incresciose situazioni, teniamo ben presente le parole del compianto don Peppino che diceva: “La vita è piena di opportunità e a noi ci è stata data la Vergine Maria che ci ha fatto impazzire d’amore per Dio e vuole condurci, anche in circostanze avverse, a compiere opere di grande coraggio sia dal punto di vista esistenziale che sociale”. La nostra missione è donare aiuto ai piccoli, sostegno e speranza alle famiglie, gioia ai bambini: per questo chiediamo a te, caro amico, di diventare dono per tutte queste persone e riscoprire nel tuo cuore il volto misericordioso del Padre che si è rivelato in Cristo Gesù, nostro salvatore. Grazie per tutto quello che farai!

Voglio ringraziare, a tal proposito, tutti quelli che già ci aiutano a combattere queste emergenze, in particolare la Sig.ra Francesca Castaldo. Una donna che vive appieno il Vangelo nella sua quotidianità aiutando, non solo questo Ente, ma anche tanti giovani universitari che devono continuare gli studi comprando libri e quant’altro, costituendo così un grande aiuto alle famiglie che non possono permetterselo. Grazie, Francesca, per quello che fai! Ringrazio  Gennaro Testa e Gennaro Punzetti che, con l’aiuto dei fratelli dei propri gruppi di preghiera, sostengono la nostra opera donando abiti, giocattoli, viveri ed altri generi di prima necessità . Grazie a tutti, amici, il vostro aiuto diventa ogni giorno pasti, accoglienza, ascolto e fiducia verso il futuro.

Puoi fare la tua donazione sul ccp nr. 19282847 intestato a : Fondazione Regina del Castello ON.LUS., Slargo dr. Vito Rufolo, nr. 22 – 84020  Oliveto Citra (SA).                                                                                                                           “Anna”

Siamo grati a Caterina Catanzariti, consacrata alla Regina del Castello,  che in ogni ricorrenza offre, con il cuore, il suo

VEGLIA DEL TRENTADUESIMO ANNIVERSARIO DELL’APPARIZIONE

MARIA TRA CIELO E TERRA

Cari amici, eccomi di nuovo insieme a voi per soffermarmi e condividere alcuni aspetti del messaggio del 24 maggio 2017, affidato dal Padre a Maria, perchè tutti possiamo scoprire la gioia della tenerezza di Dio e cogliere quei tratti che interpellano il nostro cammino di fede attraverso le Sue parole, ma anche attraverso la dolcezza dello sguardo materno di Maria. <<Cari figli, oggi è un giorno particolare in cui si sono uniti Cielo e terra. Pregate più intensamente e fate molta meditazione……..Figli, io vi amo a tal punto che vi ho donato Gesù Bambino e ve lo dono in ogni momento………>>.         E’ vero, amici, la presenza della Vergine Maria in questo luogo, con il Bambino tra le braccia, ha realmente unito cielo e terra. Ella, con il suo sì, si è lasciata condurre per le strade dell’amore salvifico, divenendo risonanza della Sua infinita misericordia. Con questa certezza, amici lettori, apriamo il nostro cuore alla contemplazione, come ci chiede Maria. Imitiamola, perchè è Lei la donna obbediente, la donna del silenzio, la donna della preghiera. Chi più di noi, dal profondo delle nostre miserie e delle nostre incapacità, ha bisogno di pregare e soprattutto di pregare con il cuore, come ci chiede tante volte la Vergine Maria nei suoi messaggi? Noi credenti dobbiamo sempre mirare, durante la preghiera, alla meditazione, non certamente per migliorare e convertire gli altri, ma per pensare alla necessità di convertire noi, di migliorarci, perchè la meditazione servirà potentemente alla preghiera per aprire il cuore. Molti di noi sanno pregare e parlare, ma poche sono quelle anime che sanno pregare con amore il Signore. Allora, chiedo prima a me stessa, a cosa serve pregare solo con le parole se queste non sono precedute, animate, vivificate e rese vive dal contatto con Dio? Per pregare con il cuore, amici miei,  basta che amiamo con il cuore.  O Maria, “Regina del Castello”, vogliamo imparare da Te il segreto d’implorare la grazia della preghiera al Padre e particolarmente quella preghiera interiore e silenziosa nella quale l’anima sale a Dio senza tante parole e formule,  preghiera che sia spirito di luce e verità: la meditazione. Io credo, cari amici, anche se non sono una teologa, che la meditazione consiste nel riflettere in solitudine su una verità della fede, su un mistero, su una determinata virtù o un difetto, tanto da  suscitare nel proprio intimo quell’affetto da attirare e infiammare il cuore per invocare Dio con tutta l’anima,  che ci tenga legati a Lui con tutto il Suo amore. Ricordo di aver letto che Santa Teresa, riguardo alla meditazione, diceva che era soprattutto un impegno del cuore, di amicizia, di intimità con Dio. Facciamo nostro il pensiero di Santa Teresa; imbeviamo la nostra anima con la  luce del Suo amore, conosceremo così la verità e saremo pronti per amarLo, adorarLo, e immergere tutta la nostra vita nel Suo amabilissimo cuore. Meditare, amici: ricordiamolo quando preghiamo, non è altro che un incontro, una conversazione segreta con Dio, il migliore dei padri, il più tenero delle madri.                                                          

Anna”

Giorno 3 primo Sabato di giugno 2017  

Oggi, i devoti della Regina del Castello, si sono riuniti in preghiera, hanno partecipato alla catechesi tenuta dal parroco di Oliveto Citra ed alla successiva Santa Messa. Al termine, nel corso della fiaccolata al cancello, sono state bruciate le intenzioni di preghiere e le richieste di grazie lasciate dai pellegrini di ogni parte d’Italia e, in questo stesso momento, la Santa Vergine è apparsa alla veggente: Ella ha sorriso ai presenti e, senza dare messaggi, ci ha benedetti tutti. Ringraziamo con tutto il cuore la Madonnina che continua a stare in mezzo a noi ed a sostenerci nelle nostre prove.     

                                                          UNIFORMITA’ ALLA VOLONTA’ DI DIO

Cari lettori,  Gesù Cristo ci è stato dato da Dio Padre come Salvatore, ma anche come Maestro. Egli è venuto nel mondo principalmente per insegnarci come amare Dio, nostro Sommo Bene, non solo con le parole, ma con l’esempio. Gesù è disceso dal cielo non per fare la Sua volontà ma, come leggiamo più volte nel Vangelo, per fare la volontà di Dio e per far conoscere al mondo l’amore che Egli stesso porta all’Eterno Padre. Amici, se amiamo Dio e vogliamo farci santi, dobbiamo cercare in noi  la Sua volontà e volere quello che Egli vuole.  S. Paolo dice che il divino amore si diffonde nei cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato e, per ottenere il tesoro di questo amore, dobbiamo cercare la luce  che ci faccia vedere, conoscere ed eseguire la volontà di Dio. E’ questo l’effetto principale dell’amore: unire le volontà e far si che abbiamo un solo cuore e un solo volere. Chiediamoci amici, in che modo mi uniformo alla volontà di Dio,  gli dono tutto quello che ho, il mio cuore e la mia volontà o mi affatico a pregarLo perchè Egli faccia  quello che desidero senza comprendere che devo chiedere la grazia di fare quello che Egli  vuole da me? E ancora, le mie opere, le mie preghiere, le mie penitenze, le mie elemosine sono gradite a Dio, sono tutte secondo la Sua Volontà? Perchè se fossero fatte contro il Suo volere, non sarebbero più virtuose, ma difettose e degne di castigo. E allora come uniformaci alla volontà di Dio?  La risposta, cari amici io me la sono data:  abbracciare con la pace del cuore tutto ciò che Dio dispone e che vuole da me, soprattutto se accetto quello che sento sia contrario ai miei desideri, perchè  è Lui che dà ed è Lui che toglie. Com’ è difficile amici, comprendere il disegno di Dio per noi!  Ma a Lui così è piaciuto; a noi ci è dato solo di capire che la pace in Dio sovrasta ogni cosa e non è soggetta nè a cambiamenti nè a vicende.  Solo noi peccatori siamo soggetti a mutamenti di mente e di cuore  se le cose che ci accadono sono avverse; ma questo non ci deve mai far dimenticare che la Volontà di Dio è la nostra santificazione.  Preghiamo, perciò, spesso e con cuore sincero, la preghiera del Padre Nostro soffermandoci sulla frase: sia fatta la Tua volontà!

” Anna”

5 AGOSTO COMPLEANNO DELLA VERGINE MARIA

Cari lettori, in questo mondo di contemporaneità, agli uomini sembra del tutto normale poter vivere come se Dio non esistesse; ma la Sua misericordia verso di noi si manifesta quando in uno scorcio di roccia una “Perla” , in una luce sfolgorante, ci fa pensare esattamente l’opposto: Maria, la Madre di Dio è scesa in mezzo a noi e la Sua luce, scintillante della leggerezza dello Spirito Santo, ci assicura la presenza della misericordia di Dio.   Amici miei, è Maria che in questo tempo ci guida a non espungere Dio dalla nostra vita, a non lasciare che questo mondo, con il suo grigiore, affanni ognuno di noi e ci carichi di pesi opprimenti. Fidiamoci del Suo amore, dei messaggi che viene a donarci per l’infinita misericordia di Dio; abbandoniamoci al Suo abbraccio materno e rinasceremo tenendo chiuse nel nostro cuore le parole di Gesù: <<Prendi ogni giorno la tua croce…., ama gli altri come Io amo te…., fatti servo di tutti…, sii santo come Io sono santo>>. Lo so che non è facile per noi raggiungere quell’equiibrio  tra il desiderio di fare ciò che Dio ci chiede e la nostra fragilità che sicuramente ci conduce ad un costante combattimento interiore e a porci delle domande come queste: “Nel mio cuore c’è veramente il perdono? Sono sicura di possedere la virtù dell’umiltà  senza la pretesa di essere io a decidere il percorso da fare e  a stabilire cos’è bene e cosa è male per me?” La Regina del Castello, proprio per quanto riguarda il perdono, in un messaggio ha detto:<< ….Figliuoli, lo so, la cosa più difficile per voi è perdonare ed essere umili ma, con la preghiera del cuore e i sacramenti, ritroverete la strada che porta a Dio….>>.                                           Amici, Dio ci ha fatti a Sua immagine e somiglianza. C’è la luce della Sua sapienza, della Sua bontà in noi; dobbiamo solamente perdonare, amare i nostri fratelli, amici o nemici che siano, senza diffondere indifferenza ed egoismo, altrimenti una sola goccia della nostra superbia, della nostra sete di potere, delle nostre ricchezze, della nostra aggressività,  della nostra violenza, finiranno per scavare la pietra e il fuoco delle nostre metafore finirà col rendere invisibile ciò che è bello, buono e vero, impoverendo così il nostro spirito  e dando voce solo al nostro “io”. Combattiamo queste fiere che abbiamo dentro con due armi efficacissime: l’Eucaristia e il Santo Rosario.  Come dicevo innanzi, la presenza di Maria in questa terra benedetta, ci invita a rivedere la nostra vita e a ricordarci che quel Padre che è nei cieli, nella Sua misericordia, ci accoglie e ci perdona, rivelandoci  il Suo coinvolgimento  nei bisogni dell’umanità attraverso la preghiera del Padre Nostro, bisogni più essenziali, desideri più profondi e ci invita, a nostra volta, a coinvolgerci nelle necessità dei nostri fratelli e sorelle più bisognosi, perchè Egli è un Padre amorevole e misericordioso. E come dice Maria, in uno dei messaggi del 5 agosto:<< ……Confidate in Gesù, affidatevi alla Sua immensa misericordia. Oggi è il tempo di scegliere la strada della salvezza! Io stessa vi guiderò su questa strada  per cantare la Sua gloria>>.

RICORRENZA DEL SS. NOME di MARIA – 12 settembre 2017

Tantissimi pellegrini hanno risposto alla chiamata della Regina del Castello martedi 12 settembre. Tra le varie ricorrenze, sicuramente questa riveste grande importanza nel culto per la Santa Vergine Maria. 

E’ stato il Nome di S. Maria: etimologicamente “la principessa”, “l’amata”; qui ad Oliveto aggiungiamo: “la Regina”! E come una Regina è stata onorata, invocata, lodata, benedetta dai quanti, e sono stati numerosi, sono accorsi qui obbedendo ad un richiamo interiore, proveniente dal cuore. E’ stata una giornata di forte ed intensa preghiera. Come avviene ormai da molti anni, un ns. fratello di Napoli, Ciro, si è consacrato al Cuore Immacolato di Maria, assumendo tutti i doveri e gli impegni dovuti alla Mamma celeste; sono state rinnovate le consacrazioni fatte negli anni precedenti da Nicola, Lucio e Vincenzo. La Madonna ha gradito la preghiera, ci ha benedetti e ci ha dato un segno tangibile del Suo amore invitando una veggente a portare una rosa ad una donna (da essa non conosciuta) presente al cancello ed ammalata di cancro ad uno stato molto avanzato, rassicurandola che Ella non l’avrebbe abbandonata. Fortissima l’emozione di tutti quando la veggente, dando pubblicamente questa testimonianza, ha consegnato direttamente la rosa nelle mani dell’ammalata. Nei messaggi dati, la Santa Vergine, esprimendo la gioia per la presenza di tanti Suoi figli intorno a Lei, ci ha invitati nuovamente a pregare ed a farlo nel silenzio, nella meditazione personale e nella riflessione spirituale. Ha poi pronunziato le parole che ognuno di noi vorrebbe imprimere a fuoco nella propria anima: “Amati figli miei, abbiate fiducia in me che sono la vostra speranza…”.  La Madonna è presente in questo posto, come in tanti altri, e ci esorta continuamente ad affidarci a Lei. Perché tante volte ce ne dimentichiamo e cadiamo nello sconforto?  Maria è nostra Madre! Non dimentichiamo le parole di Gesù sulla croce “Figlio, ecco tua madre”. Il motivo delle Sue apparizioni nel mondo è di una semplicità sconcertante: Essa vuole tenerci per mano per evitarci di cadere.  Tanti sono i pericoli ed i peccati di questa umanità: la Santa Vergine ci sta mettendo in guardia annunziando, al riguardo, ancora sofferenze e castighi che gli uomini dovranno scontare a causa della loro incredulità e della loro lontananza da Dio. Ma non ci scoraggiamo, afferriamo quella mano che Ella ci sta instancabilmente porgendo e proseguiamo sicuri sulla strada che Ella ci indica.

Tutto è andato bene, quindi!  Tutto, tranne alcune esternazioni di alcuni nostri fratelli che ci hanno molto addolorato in quanto ci hanno fatto constatare che tanti vengono ad Oliveto non per pregare, ma per seminare discordia e zizzania e, a riguardo della cui vicenda, vorremmo riportare la nostra opinione.

Delle persone di Bitonto (BA) hanno pubblicato sulla propria pagina FBook delle illazioni riguardo altri fratelli, sempre di questa città, accusandoli di chiedere soldi senza specificare il motivo; di non partecipare alla S. Messa; di avere il cuore cattivo. E, non risparmiando neppure la Fondazione, ci hanno accusati di avere trasformato la piazzetta in un campo di calcio (riferendosi forse ai palloncini che abbiamo fatto volare) e di pregare usando fanatismo. Orbene, vogliamo semplicemente chiedere a queste persone: ma questa è la vs. disposizione di animo quando venite ad Oliveto? Questo è l’amore che portate dentro ed offrite a Gesù e Maria? Vergognatevi!  Gesù non ha detto forse di non giudicare? Perché voi esprimete giudizi e proferite critiche? Critiche e giudizi soprattutto falsi!  Infatti la giornata si è svolta sotto gli occhi di centinaia di persone presenti e tutti hanno potuto constatare la correttezza e l’intensità della preghiera condotta. Forse, per queste sorelle che hanno scritto (e che hanno poi cancellato dalla pagina, non avendo il coraggio nemmeno di assumersi le proprie responsabilità) le scene di fanatismo sono stati i battimani che entusiasticamente abbiamo rivolto alla Santa Vergine. Sono anni che battiamo le mani alla Madonna e Lei, finora, non risulta si sia mai lamentata: anzi, ci ha tante volte ringraziato per la gioia che legge nei cuori di chi viene qui ad onorarla con sincerità d’animo e correttezza di vita. In quanti altri luoghi di preghiera si fanno volare palloncini sempre come atto di omaggio alla Madonna o a Gesù? Pure loro, allora, sono fanatici? Noi della Fondazione ci sentiamo di dire, quindi, a queste sorelle di Bitonto: non giudicate, soprattutto sapendo che c’è falsità e malafede nel vs.  giudizio. Non guardate alla pagliuzza nell’occhio del vs. fratello, ma pensate alla trave che c’è nel vs. occhio. Per le accuse che avete rivolto ai vs.  concittadini di Bitonto, piuttosto, se in voi c’è sincerità, chiaritevi con loro. Non sparlate! Procuratevi le prove che essi non vanno a messa e chiedono soldi e poi, forti di questo, affrontateli. Abbiate il coraggio delle vs. azioni! E, quand’anche ci fosse stato qualche errore di comportamento nell’agire di qualcuno, il Signore non ha chiesto forse di perdonare? In questa vicenda ci sembra che non si diffonda il perdono, ma si sparga solo odio e rancore. Se è con questi sentimenti che venite a pregare la Regina del Castello, fateci il favore (ma ve lo chiediamo soprattutto per il vs. bene) di non venire più ad Oliveto, perché contaminereste col male questo luogo sacro. Se siete sicure, care sorelle, di essere nel giusto, abbiate il coraggio di venire alla Fondazione, spiegarci con chiarezza i motivi che vi hanno indotto a scrivere in quel modo ed accettate un confronto leale con le persone che avete accusato, in modo che possiamo aiutarvi a ristabilire la verità ed a ripristinare i buoni rapporti tra voi, in uno spirito cristiano. La Madonna, sede della sapienza, possa illuminare tutti noi.           

Mettiamo da parte, dunque, asti e rancori e ricordiamoci, infine, che tutti, col battesimo, siamo “consacrati” ed anche se non abbiamo recitato direttamente le formule canoniche della Consacrazione, facciamole comunque nostre, interiorizziamole e viviamole nella nostra vita: se ci mettiamo nel Cuore della Madre saremo sulla strada per arrivare al Figlio, con la sicurezza di non percorrere vie che ci portino nel baratro.   

“Raffaele”

CONSACRAZIONI AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA, REGINA DEL CASTELLO

Nella ricorrenza del 12 settembre 2017, festa di S. Maria, come ogni anno, tutti i Gruppi di preghiera della Regina del Castello si sono ritrovati nella piazzetta per la benedizione annuale. Anche questa volta, come è ormai tradizione consolidata dal 1996, c’è stato il rinnovo delle consacrazioni fatte negli anni precedenti e le nuove consacrazioni. Hanno rinnovato le promesse al Cuore Immacolato di Maria i sigg.: Berardesca Lucio, Lettera Nicola e Cocozza Vincenzo. Si è, invece, consacrato, per il corrente anno il sig. Vastano Ciro  (padrino De Caro Giovanni). Invochiamo su questi fratelli ogni benedizione del Padre e la speciale protezione di Maria.  

Nella foto, Ciro Vastano pronunzia la formula di Consacrazione.

Rinnovo della Consacrazione di Berardesca Lucio, Lettera Nicola e Cocozza Vincenzo  (Consacrazione 2014)

“Premetto che sono solo una ragazza di 27 anni, che crede tantissimo ma, erroneamente, non pratica, se non fosse per qualche preghiera fatta di sfuggita ogni tanto…non sono una che va tutte le domeniche a messa o cose simili e so benissimo che questo é sbagliatissimo, ma ero presente il 12 settembre ad Oliveto Citra e posso assicurare che é stata una bellissima giornata, carica di emozioni, che ancora oggi non riesco a spiegare. Quando mi fu detto che sarei dovuta andare a un pellegrinaggio non nego che solo l’idea di passare un’ intera giornata a pregare un po’ mi scocciava (mi ero portata persino le cuffiette per sentire la musica nel caso non sarei riuscita a sopportare tutto quel pregare) e invece ogni singola preghiera mi dava la spinta per dirne un’altra e un’altra ancora, preghiere che non venivano pronunciate solo con le labbra ma con il cuore, al punto che a volte ho dovuto fare una grande fatica per trattenere le lacrime. Le cuffiette sono rimaste in borsa per tutta la giornata e mi sono meravigliata quando arrivata la sera nulla mi era pesato, nemmeno la stanchezza mi infastidiva. Sono tornata a casa carica di non so neanche io spiegare cosa…da li si torna cambiati, un cambiamento che a parole non si può spiegare.

Detto ciò, mi rammarica sapere che c’è gente che riesce a trovare del marcio in un giorno così bello, a esprimere giudizio negativi sull’operato di altre persone. Mi hanno insegnato che non serve a nulla andare in chiesa e pregare se a questi gesti non seguono amore, pace e umiltà…e di fronte a certi commenti, una domanda mi sorge spontanea… Sicuramente sbaglio nel mio modo di ragionare ma mi chiedo, che si va a fare in chiesa e che senso ha tenere il rosario in mano quando poi, appena il momento di preghiera é finito, si comincia a disprezzare il prossimo, a dar alla lingua la possibilità di gettare veleno, a non aiutarsi gli uni con gli altri, a non riuscire a essere felici delle gioie altrui ma provare solo invidia e ancor peggio rancore e odio, a non sapere che significa perdonare?

E ancora, il 12 settembre é stato un giorno di festa per la nostra Mamma Celeste e come tutte le feste che si rispettino non potevano mancare palloncini e canzoni (e a tal proposito mi sembra doveroso ringraziare chi ha organizzato il tutto)….perché in fondo festeggiare Maria é un po’ come festeggiare il compleanno della nostra mamma, quella che da lassù scelgono per noi, colei che ci mette al mondo e ci accompagna in ogni singolo istante della nostra esistenza e sfido chiunque a festeggiare la propria mamma senza una festa con i fiocchi. E comunque, se proprio devo dirla tutta il momento del volo dei palloncini é stato il momento più emozionante di tutta la giornata e non mi vergono nel dire che ho pianto di gioia in quell’istante.

Infine, dico un’ultima cosa…purtroppo é risaputo che i ragazzi si allontanano sempre più dalla fede giorno dopo giorno…e io da ragazza vi chiedo un piccolo favore lasciate da parte le critiche inutili e senza senso e siate piuttosto portatori della chiamata di Maria, raccontate con gioia quello che accade ad Oliveto Citra affinché qualche ragazzo/a venga, magari anche controvoglia (come é accaduto a me inizialmente) , e possa sperimentare con mano la gioia che solo in parte le vostre parole possono esprimere e capire quanto é grande l’amore della nostra Mamma Celeste . Un amore che va oltre ogni confine e che libera il cuore da tutto ciò che fa male.

Se tornerò ad Oliveto? Beh si, ovviamente, però, se la Mamma Celeste lassù lo vorrà.                      

Veneranda Santoruvo

“Grazie Anna delle bellissime parole, non sono brava a scrivere…ma voglio dirvi quello che penso io, sono più di 12 anni che vengo ad Oliveto dalla nostra mamma celeste. La prima volta sono venuta così,, perché sentivo parlare tantissimo di Pina per come Amava la nostra mamma celeste e si faceva in 4 per aiutare tante persone. Così decisi di venire per la prima volta Ma da quel giorno non mi sono persa neanche una sola volta , e più forte di me a non esserci li con la mamma celeste. Io vengo 3 volte all’anno ad Oliveto, ed è una senzione bellissima stare li con la mamma celeste e con tutti voi, e soprattutto vedo l’impegno di Pina ad organizzare tutto per venire li ad Oliveto che nonostante l’umiliazione che sente dalle persone lei non si arrende mai ad organizzare tutto per la gioia della nostra mamma celeste💖 e per tutti noi, con l’omaggio dell’olio ecc, e vedere negli occhi la gioia delle persone quando lanciano il palloncino verso il celo che ognuno di noi esprime un pensiero. Perché? Togliere questa gioia ad ognuno di noi che attendiamo tantissimo il giorno per venire li dalla nostra mamma.

E voglio ringraziare per tutto l’amore e l’impegno che ci metti. Pina Acquafredda Porzia grazie grazie grazie.”                

“Rosa Cazzolla”

IL DONO DELL’OLIO DEL GRUPPO DI BITONTO 

Ringraziamo Pina Acquafredda di Bitonto (BA) ed il suo Gruppo di preghiera che, dimostrando tanto amore alla Santa Vergine ed ai fratelli ammalati, offre ogni anno l’olio, in obbedienza all’invito della Regina del Castello che, in un messaggio del 1996, ha chiesto espressamente di far benedire da sacerdote l’olio da donare ai fratelli ammalati. La Madonna vi porti nel Suo cuore e vi ricompensi con tante grazie.

IL MISTERO DELL’ IMMACOLATA CONCEZIONE

Il mistero di grazia operato in Maria dall’Onnipotente deve essere per ognuno di noi un incentivo verso la perfezione e un rimedio per chi, a volte, non nutre più alcuna speranza e vive nello sconforto e nell’angoscia. Cari amici, io credo che ci sia un’analogia fra Maria e noi, anche se differente è la nascita. Per la nascita di Maria, la Divina Sapienza sembra aver sconvolto le leggi del mondo naturale e del mondo soprannaturale; possiamo addirittura dire che per Lei si è operata una nuova creazione.  Si, amici miei! Dio, creando quest’ anima, l’ha santificata cosi miracolosamente che ha reso santo anche il corpo al quale il Creatore l’unisce. Ecco perchè, già dal primo istante della sua esistenza, Maria è la piena di grazia, il Signore è con Lei, è benedetta fra tutte le donne ed è l’oggetto delle compiacenze della SS. Trinità. Chiaramente niente di simile è per noi. Il peccato originale ha macchiato la nostra anima alla nascita e, anche se il Battesimo ci ha conferito la grazia, non ci ha certo tolto le numerose miserie, conseguenze della colpa di Adamo, come la concupiscenza, in modo particolare. Ecco perchè noi, vedendo i prodigi della grazia operati in favore di Colei che doveva generare il suo Dio, dovremmo sforzarci di imitare la sua fedeltà nel corrispondere ai disegni di Dio e lavorare, lavorare senza tregua  sul nostro io per far fruttificare la grazia  che c’è in noi attraverso i sacramenti. Un’altra cosa importante per la nostra salvezza è che, nel mistero dell’Immacolata Concezione, è stata applicata a Maria, e in modo  speciale, il nome di Madre della Speranza, proprio per noi che abbiamo avuto la disgrazia di peccare. Il peccato, però, non deve toglierci la speranza del perdono, anche se a volte sentiamo il peso di non aver assolto agli obblighi, verso il Signore, di non essere stati fedeli agli impegni, dimenticando le grazie che riceviamo ogni giorno, paragonandoci all’angelo caduto, pensando addirittura che non vi è più perdono per noi dimenticando la Sua infinita misericordia. Non possiamo certo noi rifiutare il Suo perdono per dare alle nostre colpe  l’irrimediabilità che ha segnato il peccato dell’angelo caduto; Dio non doveva certo crearci immacolati come Maria e metterci al riparo dagli attacchi della concupiscenza. Io credo, amici cari, che dovremmo tremare solo se non crediamo alla Sua misericordia. Dio ci mostra la Vergine Immacolata perchè noi la invochiamo come nostro rifugio, come nostra consolazione, come nostro soccorso nell’ora della tentazione; come salute, come vita, come resurrezione della nostra anima. Preghiamo la Vergine piena di grazia che aumenti in noi la fede e, se il peccato venisse a piantare il suo impero dentro di noi, non ci perdiamo d’animo: Lei è con noi come Madre della Speranza e, se ci lasciamo guidare dal suo amore, sicuramente ci rialzeremo, poichè Dio ci offre sempre il Suo perdono. Cari amici, l’amore di Dio è nel cuore di  chi ama Maria; la nostra vita è nelle sue mani, la nostra vittoria è in Cristo Gesù e la nostra salvezza è nella Sua Misericordia. Questo è l’amore per Maria. Viviamo per Loro, non per noi stessi.

                                                                                           GIOVEDI’ 28 DICEMBRE

                                                         13° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA AL CIELO DI DON GIUSEPPE AMATO

                                                               ISTITUTORE DELLA FONDAZIONE ” REGINA DEL CASTELLO ONLUS”

Voglio ricordare ancora una volta mons. Giuseppe Amato (per tutti noi don Peppino), nell’anniversario della sua scomparsa. Uomo di fede e di pensiero, sacerdote, nella sua umanità e nella sua pietà, che ha compiuto molti sforzi per rinnovarsi e rinnovarci nel cuore ogni giorno,  aprendo così la porta per un nuovo cammino umano, spirituale e morale. Don Peppino è stato pastore nel senso più alto della parola. La sua figura per apparire in tutta la sua grandezza, cari amici, ha avuto  bisogno di tempo. Quanto mi manca! Quanto manca a tutti coloro che lo hanno conosciuto!  Aveva un carattere meditativo, un’intelligenza spiccata, le parole sorgevano impetuose, ridondanti, illuminanti, sempre severe e quell’apparente durezza, nascondeva un grande cuore che la sua apertura al dialogo rivelava. Aveva il dominio di sé, il distacco necessario per assumere le responsabilità più gravi, come accettare la presenza della Madonna. La sua profonda fedeltà alla Regina del Castello testimoniata da quella che lui chiamava “conversione alla Madre di Dio”, gli è costata rinunzie e sofferti cambi di mentalità e di atteggiamenti. La sua conversione, amici, è stata una conversione generata da una fede lucida e ferma, non mancando mai di esaltare la potenza di Dio. “E’ Lui”, diceva, “che ci dà la vita, la ragione del nostro vivere e del nostro operare; è Lui che ci soccorre e ci conduce alla salvezza e alla risurrezione.  Noi dobbiamo soltando  imitare le virtù Maria, scesa dal cielo, per Suo volere, in questa terra di Oliveto e portare il messaggio della Sua Divina Misericordia”

“Anna”

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